giovedì, ottobre 23, 2014

come iniziare a coltivare il proprio cibo

Coltivare verdure è considerato dai più, un passatempo da anziani o da pensionati, ma negli ultimi anni si sta rivelando uno sbocco lavorativo per molti e un modo per risparmiare sulla spesa alimentare per tanti.  

Coltivare significa mangiare verdure fresche ogni giorno, ricche di sostanze nutritive, quindi più sane e più buone. E si sa, "chi magna bene nu more mai!"
In quanto coltivatrice di cassette di legno in veranda, e di un metro quadro di terra fuori casa, posso vantare una certa autonomia alimentare. Quando si prova l'emozione di raccogliere il proprio cibo, non si può più tornare indietro.

alcune varietà che coltivo

Primi passi nell'orto

Con pochi strumenti è possibile crearsi un orto in balcone, oppure coinvolgendo i nostri vicini di casa, è possibile coltivare aree verdi condominiali o creare orti urbani nei pressi della nostre abitazioni. Trascorrere del tempo all'aria aperta non può che farci bene, pianificare le semine, per avere il raccolto a tempo debito, ci aiuta a pianificare anche le nostre vite!

Procuriamoci vasi di tutte le forme e di diversi materiali, se riusciamo a riciclare è meglio, tutto può diventare un vaso. I vasetti dello yogurt vanno bene per organizzare il semenzaio, oppure le cartelle delle uova, ricordiamoci di bucare il fondo. Il secondo ingrediente (un po' il principale) della coltivazione è la terra, possiamo acquistarla nei negozi di giardinaggio, in quelli per il bricolage, e in alcuni supermercati, oppure in consorzio, dove acquisteremo anche la perlite per alleggerire il terriccio. Se non hai un semenzaio da balcone puoi seguire il mio tutorial per fartene uno!

Lista dei semi

Ora che hai gli strumenti fondamentali, non ti resta che scegliere i semi delle cultivar che preferisci. Io compro sempre semi biologici perché preferisco questo metodo di coltivazione.
In questo periodo (anche se avrei dovuto farlo ad agosto) ho scelto di seminare: radicchi, cicoria a palla rossa, lattuga regina dei ghiacci, finocchi e broccoli. In campo posso ancora seminare: piselli, patate, fave, ravanelliaglio, cipolla e scalogno.

semenzaio
Assicurati che la terra, nei vasetti, sia sempre umida, i semi per germogliare hanno bisogno di umidità e di buio. Puoi mettere un foglio di pellicola per evitare che l'acqua evapori rapidamente. Dopo qualche giorno spunteranno le prime piantine, le foglie finte.
Da questo momento in poi, hanno bisogno di calore e luce, puoi metterle sul davanzale della finestra, se soleggiata, oppure puoi usare una lampadina e una scatola di cartone, tenendole sotto la luce accesa. Tecnicamente si tratta di una light-box per piantine, si trovano anche in commercio, ma come prima esperienza si può provare a farne una artigianale. Questo momento è molto importante, devi assolutamente evitare che le piantine filino, altrimenti si indeboliscono e non crescono bene.

Non preoccuparti è più facile di quel che sembri. Ecco le mie piantine, l'indivia riccia ha due foglie vere, la si può vedere in alto a sinistra nell'immagine.

light-box casereccio

Ricapitolando

Ecco cosa serve per iniziare una piccola coltivazione in balcone:

  • vasi
  • terriccio
  • semi
  • acqua
  • un po' di tempo libero


Creare un piccolo orto sul balcone non è difficile, assicurati di avere lo spazio sufficiente prima di intraprendere questa avventura. Maggiore cura metterai nella fase iniziale più probabilità avrai di riuscita, e di ottenere verdure che il tuo vicino non potrà che invidiarti, un motivo in più per coinvolgere anche altri.
Puoi registrarti sul sito Grow the Planet  per condividere idee ed esperienze con altri coltivatori e vedere crescere le tue verdure anche virtualmente.
Ti accorgerai che il cibo coltivato da te ha tutto un altro sapore!

2 commenti:

  1. Chi crea il proprio cibo risparmia e mangia più sano, anche saper raccogliere piante e bacche selvatiche è un modo per raggiungere questo scopo, i nostri nonni ne sanno qualcosa.. conosciuta oggi come alimurgia, è un sapere tramandato di generazione in generazione che comprende piante, bacche, tuberi che si trovano in natura ma anche coltivabili.

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  2. il così di moda negli ultimi anni "foraging", nome esotico e di tendenza per definire pratiche in uso 100 anni fa.

    Ben detto Samuele, grazie per essere passato di qua!

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