venerdì, marzo 21, 2014

citizen's pledge

In Sardegna chi coltiva in modo biologico, biodinamico o sinergico viene considerato una sorta di hippy fuori tempo massimo, o accomunato ad amanti della New-Age oppure, semplicemente, una persona strana. L'assenza di politiche agricole, di qualsiasi programmazione politica, sul tipo di società da far evolvere, ha prodotto chiusura mentale e pregiudizio. Il ridicolizzare atteggiamenti e modi di fare diversi, solo perché diversi, ha fatto si che le persone si crogiolassero nel già conosciuto rifiutando, a priori, l'utilizzo di nuove pratiche. Non esiste più nessuna cultura, quella contadina è sparita nel secondo dopoguerra, quella pastorale è stata mortificata dai luoghi comuni sui pastori.


In questo tessuto socio-culturale devastato, nessun progetto che ti chieda sacrificio, studio e impegno può attecchire.
Certo, non tutti sono così, ma io sono un po' stanca delle mosche bianche, dei miracolati, in un Paese, che per la sua totalità è di merda. Allora forse si può partire da alcune regole chiare e semplici da seguire, una dichiarazione d'impegno per migliorare la propria vita e quella della comunità nella quale si vive.
Io mi impegno a:
1. scegliere il cibo che viene coltivato e lavorato con metodi biologici, e pratiche sostenibili.
2. pagare un prezzo per il cibo che permetta agli agricoltori di sostenere le loro famiglie e la fattoria, e di pagare un salario ai lavoratori agricoli.
3. sostenere degli sforzi per mantenere i terreni agricoli.
4. ridurre i km fatti dal cibo, comprando da aziende agricole vicine, la provenienza del cibo della mia dieta sarà locale e/o regionale, mangiare con parsimonia cibo coltivato in stati lontani e importato.
5. acquistare cibo importato ma solo se proviene da mercati equi.
6. scegliere le varietà di ortaggi, frutta e carni per il loro valore nutrizionale e organolettico, non solo per l'aspetto estetico.
7. mangiare cibi di stagione.
8. sostenere le piccole aziende agricole, e le imprese che le sostengono.
9. Boicottare OGM, alimenti irradiati, carni clonate o carne da allevamento intensivo nutriti con l'ormone della crescita o mangimi con antibiotici.
10. equilibrio tra qualità e prezzo degli alimenti al momento di scegliere.
11. educare me stesso alla conservazione delle piante medicinali, compresa la produzione ecologica e farne usi appropriati.
12. quando possibile, dividere il rischio di produzione alimentare con gli agricoltori.
13. aderire alle pratiche etiche in tutta la mia attività che si occupa di sistema alimentare.
14. parlare chiaramente delle mie esigenze, rispettando le voci dei contadini, lavoratori agricoli e altre parti interessate nel sistema alimentare
15. conservare le risorse naturali:

  • utilizzando pratiche biologiche sul mio prato e giardino 
  • utilizzando acqua economicamente 
  • ridurre il consumo energetico con l'acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica, andando a piedi, andando in bicicletta, con i mezzi pubblici ... 
  • utilizzando materiali di pulizia non tossici

16. sostenere legislatori che lottano per l'agricoltura sostenibile, piccole aziende e piccole imprese (compresi i lavoratori autonomi).
17. diffidare delle norme di "sicurezza alimentare", che vanno a vantaggio delle grandi aziende e a scapito delle piccole aziende agricole.
18. praticare misure di sicurezza alimentare nella mia cucina.
19. lavorare con gli agricoltori locali e la comunità vicina, per creare un modo di vita più sostenibile.

Questa lista è la citizen's pledge degli associati alla NOFA di New York. Fondata nel 1983, NOFA-NY è una organizzazione statale che riunisce in un unico movimento: agricoltori, consumatori, giardinieri, e le imprese impegnate a promuovere, cibo biologico locale sostenibile e l'agricoltura.
Forniscono l'istruzione, l'assistenza e il supporto a base regionale, agli agricoltori sostenibili per aiutarli a prosperare; educano i consumatori circa il valore di acquisto dei prodotti biologici locali; mettono a disposizione degli agricoltori, diverse professionalità per aiutarli in caso di bisogno. L'organizzazione promuove la gestione del territorio e delle vite che lo abitano. Comprende la redditività a lungo termine del nostro patrimonio di risorse naturali, la salute dei consumatori, le condizioni di lavoro degli agricoltori, delle loro famiglie e dei lavoratori, le esigenze delle comunità e il benessere degli animali da allevamento. Il Nordest Organic Farming Association di New York ritiene che gli agricoltori e i consumatori devono lavorare in armonia con le forze della natura e lasciare il piccolo pezzo di mondo, di cui hanno goduto, in condizioni migliori rispetto a quelle in cui l'hanno trovato.
Come cittadino impegnato, mi impegno a mangiare cibo sano per il mio corpo e sano per il pianeta , mi prenderò la responsabilità per il mio cibo e quella della mia famiglia , restando informato sulle questioni alimentari .

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