mercoledì, dicembre 11, 2013

prove di sinergia: finalmente la paglia

Se orto deve essere, che orto sia! Non sapendo niente di come si coltiva il primo passo è leggere, leggere qualsiasi cosa su come coltivare. Così mi sono imbattuta in Emilia Hazelip e nell'agricoltura sinergica. Uno dei primi suggerimenti per avviare l'orto è conoscere e studiare l'area di terreno che si intende coltivare.


L'agricoltura sinergica.
Emilia Hazelip era un'agricoltrice spagnola che ha fatto suoi gli insegnamenti di Masanobu Fukuoka e del suo libro "La rivoluzione del filo di paglia" trovando la strada per un agricoltura sostenibile e produttiva. Secondo la sua esperienza e i suoi studi, le piante, durante il loro processo di crescita e produzione fertilizzano il terreno tramite le radici. La terra è un organismo vivente. Affascinata dai suoi studi ho deciso che avrò le mie aiuole sinergiche.

le mie aiuole sinergiche
I principi fondamentali dell'agricoltura sinergica sono quattro:
  • non lavorare il suolo;
  • non usare fertilizzanti;
  • non usare prodotti chimici di sintesi;
  • non compattare il suolo.

Per applicare questi principi realizziamo delle aiuole permanenti, anche dette bancali. Altro non sono che cumuli di terra a trapezio, larghi circa 120 centimetri e alti da 30 a 40 centimetri con la parte alta pianeggiante e i lati scoscesi, nella quale mettiamo a dimora le nostre piantine e i nostri fiori. I bancali vengono coperti con una pacciamatura organica permanente: la paglia.
Mi hanno regalato una balla di paglia con la quale sono riuscita a sistemare due aiuole, prima di pacciamare ho corredato il bancale di sistema di irrigazione a goccia.
Ma ecco un video che traduce in immagini queste poche righe: il giardino di Emilia Hazelip.

 

A che punto sono le altre piantine.

Germogliano e spuntano le prime piantine, le cime di rapa, i piselli, e qualche ciuffo di spinacio e poi ancora, insalate, cicoria palla rossa, broccoli. Quando si ha abbastanza spazio è bene coltivare anche le patate, io ho messo quelle a pasta gialla. Il clima mite delle coste sarde consente di coltivare patate tutto l'anno. 
le patate
Nei bancali seminerò fave e piselli, lungo i bordi l'aglio e i porri, le insalate e qualche fiore.
Ma altre idee mi frullano per la testa: spostare il pollaio, produrre compost, fare un laghetto, mettere piante da frutto, organizzare una mini serra.
Coltivare la terra richiede impegno e costanza, intanto con il metodo sinergico ci siamo tolti il disturbo di arare.

Non vedo l'ora di mangiare qualcosa del mio orto!


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