mercoledì, dicembre 31, 2014

discorso di fine anno


Buonasera connazionali vicini e lontani,
cosa dire di quest'anno appena trascorso? ha già detto tutto Levante "che vita di merda", ma andiamo avanti e ripercorriamo questo bel 2013 2014! Oppure no, prendiamo coscienza che un altro anno sta per iniziare e, come sempre, facciamoci prendere dalla smania di voler cambiare vita in modo radicale, di trovare grandi risoluzioni ai nostri disagi e una tela bianca, nuova nuova, sulla quale creare il nostro prossimo capolavoro: il 2015!

Fosse così facile! Visti da qua, dodici mesi sembrano interminabili. Per l'anno a venire non voglio cambiare la mia vita in modo radicale, non mi importa di trovare grandi idee, di buoni propositi poi, non ne voglio più sentire parlare. Quest'anno farò un elenco di 100 cose che voglio fare o vedere o realizzare. Per esempio film che voglio vedere, ristoranti da provare, semi che voglio piantare, luoghi che voglio visitare, persone a cui voglio scrivere una lettera, piatti che voglio imparare a cucinare e cose che voglio imparare a fare. Tutto qua, cento cose, non una di più.
Così il Capodanno prossimo avrò un elenco di cose effettivamente fatte ed esperienze godute. La lista mi motiverà ad affrontare il nuovo anno e potrò cancellare le cose man mano che le avrò fatte, realizzando di aver fatto davvero qualcosa.

Per tutto il resto, i pomodori mi seppelliranno!




giovedì, ottobre 30, 2014

un orto bello da morire

La storia che sto per raccontarvi ha dell'incredibile, se non l'avessi vissuta in prima persona non ci crederei, infatti in tanti non ci credono. Non sempre riesco a renderla per iscritto, tanta è la paura che mi assale ogni volta che la ripesco dai luoghi della memoria dove l'ho sepolta.
Una notte d'inverno di qualche anno fa, uno di quei giorni bui in cui il sole sembra non sorgere mai, una pioggerella fine e fastidiosa rendeva l'aria umida, un filo di vento contribuiva a rendere la pioggia un elemento ostile. Il programma per la serata fu presto fatto, pantofole, poltrona, copertina e un bel film da vedere: "The silence of Lambs".
Mentre ripassavo a memoria le battute migliori del film: "Coraggiosa Clarice... me lo farai sapere quando quegli agnelli smetteranno di gridare, vero?"
Un lampo di luce illumina a giorno il salotto e un boato fragoroso mi fa letteralmente cagare nei pantaloni e mi ricorda che non ho noleggiato il DVD!!
Mi infilo in macchina e percorro il lungo viale di olmi che mi porta verso il paese, quasi da subito mi accorgo di avere un auto alle spalle, rallento per farmi superare, ma l'altro rallenta a sua volta. Mi insospettisco e decido di accelerare, l'auto dietro si fa sempre più lontana, la distinguo appena, ora è solo un puntino. Arrivo finalmente alla videoteca, noleggio il film e mi riavvio. Mentre guido serena, a metà del viale di olmi, scorgo l'auto che prima avevo dietro, è davanti e in direzione contraria alla mia, potrò vedere chi è. Rallento, siamo prossime a incrociarci, stringo gli occhi e guardo dentro, e, sono io!

Paura eh? Vi state preparando per il giorno dei morti? Se le bare scoperchiate, le processioni dei morti, i gatti neri, la strega vicina di casa, la luna piena, il vento e, per concludere, l'ululato del cane non vi fanno abbastanza paura, allora siete pronti per un orto bello da morire.
Che ne dite di uno spaventapasseri assassino? Oppure un bordo aiuola fatto con piante carnivore, o piante velenose. Dei sostegni per piante che sembrano croci? Vorrete mica accontentarvi di una zucca da intagliare. Ecco alcuni suggerimenti per un orto bello da morire. Coltivazioni difficili, che se attecchiscono possono tenervi i vicini di casa lontani, per sempre.

fonteTrovato su lebestpix.com

Procurarsi dei teschi e delle ossa è certo diventato difficile, eppure un tempo le fosse non erano così profonde e dal prato dietro casa, si poteva vedere spuntare qualche osso tra i ciuffi d'erba.
Ecco alcune idee per abbellire il vostro giardino.

fonteTrovato su snackingsquirrel.com
La tradizione, nel nostro Paese, prevede riti più sobri, le persone visitano i cimiteri dove sono alloggiate le persone che amano, abbellendone con fiori e lumicini rossi, le lapidi. Per i bambini defunti, alcuni portano giocattoli e caramelle, per gli adulti non si è ancora diffusa l'abitudine di portare bottiglie di vino, o vodka, gin, grappa eccetera. Chissà se alcuni di voi hanno già scelto dove si vorrebbero sepolti, a me piacerebbe nel cortile dietro casa, ma credo non sia possibile.

amare le piante anche da morti
Se volete delle idee per mascherare i vostri bambini, qua ci sono dei suggerimenti per costumi fai da te a tema agricolo. Cosa ne dici degli gnomi alternativi?

provate a rubare questi! fonte: Pinterest
Ma non avete ancora visto questi, non sono adorabili? Potete acquistarli su etsy.com assieme a tanti altri sempre in tema.

gnomi zombie
Direi che la scelta per avere un orto bello da morire è vasta, manca poco al giorno dei morti, presto che la vita è breve!
Buon fine settimana a tutti!


giovedì, ottobre 23, 2014

come iniziare a coltivare il proprio cibo

Coltivare verdure è considerato dai più, un passatempo da anziani o da pensionati, ma negli ultimi anni si sta rivelando uno sbocco lavorativo per molti e un modo per risparmiare sulla spesa alimentare per tanti.  

Coltivare significa mangiare verdure fresche ogni giorno, ricche di sostanze nutritive, quindi più sane e più buone. E si sa, "chi magna bene nu more mai!"
In quanto coltivatrice di cassette di legno in veranda, e di un metro quadro di terra fuori casa, posso vantare una certa autonomia alimentare. Quando si prova l'emozione di raccogliere il proprio cibo, non si può più tornare indietro.

alcune varietà che coltivo

Primi passi nell'orto

Con pochi strumenti è possibile crearsi un orto in balcone, oppure coinvolgendo i nostri vicini di casa, è possibile coltivare aree verdi condominiali o creare orti urbani nei pressi della nostre abitazioni. Trascorrere del tempo all'aria aperta non può che farci bene, pianificare le semine, per avere il raccolto a tempo debito, ci aiuta a pianificare anche le nostre vite!

Procuriamoci vasi di tutte le forme e di diversi materiali, se riusciamo a riciclare è meglio, tutto può diventare un vaso. I vasetti dello yogurt vanno bene per organizzare il semenzaio, oppure le cartelle delle uova, ricordiamoci di bucare il fondo. Il secondo ingrediente (un po' il principale) della coltivazione è la terra, possiamo acquistarla nei negozi di giardinaggio, in quelli per il bricolage, e in alcuni supermercati, oppure in consorzio, dove acquisteremo anche la perlite per alleggerire il terriccio. Se non hai un semenzaio da balcone puoi seguire il mio tutorial per fartene uno!

Lista dei semi

Ora che hai gli strumenti fondamentali, non ti resta che scegliere i semi delle cultivar che preferisci. Io compro sempre semi biologici perché preferisco questo metodo di coltivazione.
In questo periodo (anche se avrei dovuto farlo ad agosto) ho scelto di seminare: radicchi, cicoria a palla rossa, lattuga regina dei ghiacci, finocchi e broccoli. In campo posso ancora seminare: piselli, patate, fave, ravanelliaglio, cipolla e scalogno.

semenzaio
Assicurati che la terra, nei vasetti, sia sempre umida, i semi per germogliare hanno bisogno di umidità e di buio. Puoi mettere un foglio di pellicola per evitare che l'acqua evapori rapidamente. Dopo qualche giorno spunteranno le prime piantine, le foglie finte.
Da questo momento in poi, hanno bisogno di calore e luce, puoi metterle sul davanzale della finestra, se soleggiata, oppure puoi usare una lampadina e una scatola di cartone, tenendole sotto la luce accesa. Tecnicamente si tratta di una light-box per piantine, si trovano anche in commercio, ma come prima esperienza si può provare a farne una artigianale. Questo momento è molto importante, devi assolutamente evitare che le piantine filino, altrimenti si indeboliscono e non crescono bene.

Non preoccuparti è più facile di quel che sembri. Ecco le mie piantine, l'indivia riccia ha due foglie vere, la si può vedere in alto a sinistra nell'immagine.

light-box casereccio

Ricapitolando

Ecco cosa serve per iniziare una piccola coltivazione in balcone:

  • vasi
  • terriccio
  • semi
  • acqua
  • un po' di tempo libero


Creare un piccolo orto sul balcone non è difficile, assicurati di avere lo spazio sufficiente prima di intraprendere questa avventura. Maggiore cura metterai nella fase iniziale più probabilità avrai di riuscita, e di ottenere verdure che il tuo vicino non potrà che invidiarti, un motivo in più per coinvolgere anche altri.
Puoi registrarti sul sito Grow the Planet  per condividere idee ed esperienze con altri coltivatori e vedere crescere le tue verdure anche virtualmente.
Ti accorgerai che il cibo coltivato da te ha tutto un altro sapore!

mercoledì, ottobre 01, 2014

cosa e come conserviamo per l'inverno: il pomodoro

Quante volte hai sentito la storia della formica e della cicala, altrettante volte ti è stato chiesto se bevi, mangi e ti diverti come se non ci fosse un domani, oppure se metti via ogni briciola di pane per costruire il tuo futuro.
l'aperitivo della cicala!
A chi non piace fare la vita da cicala, almeno per quanto riguarda la parte del divertimento.
Vorresti poter mangiare pomodori a dicembre, condire la pasta con le zucchine a Gennaio, e servire melanzane grigliate la vigilia di Natale? Tutto questo senza muovere un dito? Stai fresco! Per quanto il clima stia cambiando, l'autunno è autunno e l'inverno è freddo, per fortuna!
Se scegli di mangiare prodotti locali, e di non tradire la stagionalità dei prodotti, diciamo che ti devi organizzare. Così, se a fine della stagione estiva, ci ritroviamo con un sacco di pomodori da sistemare, chili di melanzane che ci escono dalle orecchie, e all'ennesima cassetta di zucchine, i tuoi parenti urlano "BASTA!" Allora è tempo di preparare le scorte per l'inverno.

Allora conserviamo il pomodoro!

Il primo passo per dare il via alla fase "conservazione" è procurarsi molti vasetti di vetro col tappo, lavarli e sterilizzarli in acqua bollente, tappi compresi.
Ecco una ricetta semplice per sistemare i pomodori verdi, invece che friggerli a una fermata del treno.
Un altro modo di portarci i pomodori dentro l'inverno, è farli seccare col sale stesi al sole, per poi utilizzarli in brodi, impasti di pane e focacce, o per degli aperitivi.
La preparazione è semplice. Scegliamo i pomodori più rossi, laviamoli con cura, asciughiamoli e tagliamoli a metà. Ora li disponiamo su di una rete rigida, li cospargiamo di sale e facciamo in modo che prendano il sole per tutta la giornata, finché non avranno perso tutti i liquidi. La notte ricoveriamoli dentro casa. Una volta seccati possiamo metterli a strati dentro dei vasi di vetro puliti alternandoli a foglie di basilico o alloro, poi li riponiamo in un luogo buio e asciutto. Se preferite potete chiuderli in sacchetti e congelarli.

pomodori cosparsi di sale

Se avete qualche amico che vuole partecipare alla raccolta delle provviste potete fare la passata.
Raccogliete i pomodori più rossi che avete, oppure compratene una cassetta dal vostro verduraio, ma che siano biologici mi raccomando. Laviamo la verdura e mettiamo a bollire dell'acqua, immergiamoci i pomodori quando questa bolle. Aspettiamo una decina di minuti, il tempo che ci mette la pelle a separarsi dal resto. Scoliamoli e peliamoli, ora passiamoli nel passaverdure a manovella, versiamo la polpa che ne abbiamo ricavato in vasi di vetro o bottiglie inserendo alcune foglie di basilico. Facciamo bollire i vasetti riempiti col pomodoro, dopo questa operazione conserviamoli in un posto buio e asciutto.

Prossimamente vedremo alcune ricette per conservare le melanzane e le zucchine da mangiare durante il rigido inverno.
Voi vi fate le scorte di verdure? Conoscete altri sistemi? Lasciate la vostra ricetta nei commenti.

lunedì, agosto 04, 2014

vegetables corner

Lontana dal sole della Sardegna e dall'orto, ho deciso di non disperare e avviare una coltivazione casalinga, un orto né in balcone, neppure in terrazzo, ma in un angolo della camera: vegetables corner


ed ecco i primi nati
Ricordo ancora i miei primi giorni all'orto e la sensazione di sconfitta quando le cose da fare erano più di quelle fatte: mi sembrava di essere troppo piccola e l'orto troppo grande.
Come faceva mio nonno a tenerlo curato, praticamente da solo?!
Ormai sono in Islanda, a Reykjavík, da quasi un mese. Mi capita di ripensare ai due ettari di terra, al sole, al mare, alle verdure fresche, alla vita all'aria aperta, come mi mancano!
Addio primizie, non vedrò i miei pomodori diventare rossi, ne le angurie crescere, nei supermercati si trovano quasi esclusivamente verdure importate, soprattutto dall'Olanda, che è famosa per altro, non certo per le verdure!

Solo perché vivo in un appartamento in città, con poco spazio a disposizione, perché rinunciare a coltivare? Gli orti urbani sono molto popolari in Italia, qua ho visto tante erbe aromatiche dentro casa e una bellissima spirale delle spezie in una piazzetta vicino casa, in Bergstaðastræti, ho riconosciuto l'erba cipollina e la menta, le altre non so cosa siano, comprerò un libro di erbe islandesi.

spirale delle spezie a Reykjavik
Anche in spazi molto piccoli e con limitata luce solare, si può creare un giardino ricco di verdure, erbe aromatiche e frutti. Con qualche accorgimento e i giusti strumenti, posso trasformare il davanzale della finestra o il balcone di casa, in un "orto" di cui essere orgogliosa. 
Prima di partire con la semina, ci sono alcune cose da considerare.
Primo: per quante ore, casa tua, è baciata dal sole? Secondariamente, quante stanze della tua casa puoi dedicare all'orto? Hai lo spazio per vasi grandi o devi usare quelli piccoli? Rispondere a queste domande può aiutarti a capire quali piante puoi coltivare in casa, quali potrebbero crescere con buoni risultati. Se lo spazio a disposizione è ridotto, scegliere quali piante coltivare è fondamentale. Una fila di barattoli sul davanzale della finestra è un ottima soluzione per coltivare singole piante.

Le sacche porta scarpe, o le scarpiere, sono un'ottima soluzione per un orto verticale. Non lasciate che lo spazio vi limiti, ci sono diverse piante che si possono coltivare dentro casa.

fonte: Pinterest
Io proverò a far crescere delle insalate, una piantina di pomodori e le sempre amate aromatiche: basilico e prezzemolo. Inoltre ho quattro piantine di zucchine, temo che dovrò regalarne qualcuna perché sono un po' troppe per un angolo di una camera. Sono passata da un orto sovradimensionato a uno minuscolo, forse il terzo sarà della misura giusta, intanto mi godo le mie piantine e il mo angolo verde.

cedesi zucchini



mercoledì, luglio 30, 2014

il senso dei sardi per il formaggio

La produzione del formaggio è una delle attività che più mi affascina, perché sono sufficienti tre ingredienti: latte, caglio e sale, per produrre una varietà incredibile di formaggi. In una regione come la Sardegna che vive di allevamenti ovini e di produzione di formaggi esistono molti tipi di formaggi e per ognuno di questi molti modi per chiamarli. Un po' come per i groenlandesi non esiste un solo tipo di ghiaccio e la neve ha sempre un nome diverso.

come fare il casu axedu sardo


In Sardegna si produce e si mangia un formaggio freschissimo, si consuma 48 ore dopo averlo fatto, viene chiamato, quasi sempre, casu axedu, ma non solo, infatti ha circa altri venti nomi! Sono: casu axedu, casu ascedu, casàdu, casagedu, frue, fruhe, frughe, frua merca, fiscidu, frua, ischidu, préta, piéta viscidu, bìschidu, cagiadda, casu agéru, casu e fitta, latte cazàdu, latti callàu, merca, vischidàle.

casu axedu
In alcuni casi la differenza di nome è dovuta alla diversa pronuncia a seconda dell'area geografica di produzione (casu axedu, casu ascedu), in altri dipende dal tipo di latte usato (frue, fruhe, frughe indica l'uso di latte caprino), un ulteriore differenza è data dal tipo di stagionatura (casu e fitta, merca).
Il casu axedu ha la consistenza di un budino, viene conservato e venduto nell'acqua di governo, ed ha un sapore leggermente acido (axedu), simile allo yogurt. Viene prodotto con latte crudo ovino o caprino, quello fatto con il caprino si chiama fruhe. I mesi di maggiore di produzione vanno da dicembre a luglio, il colore è bianco ed è senza crosta, si mangia tutto!

La ricetta è molto semplice e di facile realizzazione.

Ingredienti.

  • 1 litro di latte crudo (ovino o caprino)
  • 2/3 gocce di caglio
  • 1 tazzina da caffè di siero (potete recuperarlo da una mozzarella in busta)


Filtrate il latte. Portatelo a una temperatura di circa 36°-37° C. Spostatelo dalla fiamma,  aggiungete il caglio e il siero, mescolate con un cucchiaio di legno. Versare il tutto in due o tre stampi di plastica per alimenti, o se preferite, in un unico stampo. Fate riposare per circa tre ore, dovreste notare che il latte si è cagliato compattandosi, tagliate con una lama affilata in quadrati o rettangoli. Fate riposare per 24 ore, perché si deve inacidire acquisendo il suo caratteristico sapore, adesso potete metterlo in frigorifero per consumarlo fresco.
Potete servirlo come aperitivo, o come secondo piatto accompagnato a delle insalate. Oppure potete servirlo come dessert con il miele, trascurando la fase dell'inacidimento.
Seguono alcune foto delle fasi di lavorazione.

intiepidire il latte

versare in vaschette dopo aver aggiunto caglio e siero

tagliare dopo averlo fatto cagliare (circa 4 ore)

ancora 24 ore per farlo inacidire
Il casu axedu dura circa 10 giorni in frigorifero, ma se decidete di non consumarlo tutto fresco, si può conservare per più tempo facendolo asciugare per 36/48 ore su un tagliere di legno inclinato, dopodiché si esegue la salatura (cospargete di sale tutti i lati). La versione secca e salata si chiama casevita o casu e fitta e si usa per condire zuppe o minestroni.

Enjoy your meal!

domenica, luglio 27, 2014

Come costruire delle bombe di semi

image by Sara Dent
Se stai cercando una nuova via per propagare i fiori nella tua città, la migliore è creare delle bombe di semi. Conosciute anche come palle di semi, aiutano i semi a trasformarsi in piante sane e riducono l'uso di fertilizzanti nel terreno. Questo sistema è indicato per i terreni poveri, oppure per ricreare vegetazione in un terreno dove la flora è stata distrutta. Segui le istruzioni per confezionare le tue bombe di semi.

Ci vuole un motivo 

Bombarda le aiuole della tua città, se ti sembrano trascurate. Lungo la strada che ti porta da casa all'ufficio ti sarà capitato di vedere terreni devastati da cantieri abbandonati, o aiuole con fiori sofferenti, o ancora usate come pattumiere!
Imparare a fare le palle di semi è una bella attività anche per i bambini, divertente, facile da fare, e può essere facilmente adattata alle esigenze ambientali della comunità nella quale si vive. La ricetta delle bombe di semi può essere modificato semplicemente cambiando i semi. Vuoi piantare fiori selvatici lungo una strada rurale? Modifica i semi in sementi per uccelli, e avrai gli ingredienti per un giardino di cibo per uccelli. Trasforma un terreno abbandonato in città, in un paese delle meraviglie di erbe aromatiche, oppure in un campo di zinnie. Lasciate correre la vostra fantasia, non ponetevi dei limiti.

Perché proprio delle sfere?

Nelle zone aride, la forma della palla dà effettivamente abbastanza ombra per conservare l'umidità. I semi cominciano a germogliare e la palla si rompe. Il piccolo mucchio di briciole prevede l'inizio dello sviluppo per l'apparato radicale, ed è ancora abbastanza pesante per ancorare i semi emergenti a terra.
Le piccole foglie delle nuove piante forniscono ombra al suolo, per conservare l'umidità. Le piante poi maturare produrranno le proprie sementi e offriranno riparo ai semi di seconda generazione che cadranno a terra. Si verificherà semina e ricrescita continua fino al raggiungimento della completa copertura vegetale. Le palle di semi danno alla natura la spinta in più di cui ha bisogno per fare le cose per bene

Fase uno: Comprare i semi

Perché le tue, siano bombe di successo, assicurati di comprare semi di qualità, che crescono anche su terreni poveri. In altre parole, occorrono semi di piante che non vogliono troppa attenzione, o che non siano semi di infestanti. Se siete stanchi dei soliti semi, rivolgetevi a un vivaio a voi vicino, e fatevi consigliare. 

Fase due: bagnare i semi

Prima di andare a dormire, metti i semi in ammollo. Il mattino dopo controlla se ci sono dei semi a galla, buttali via perché sono "difettosi" e non cresceranno come dovrebbero.

Fase tre: preparare le bombe

Ci sono vari metodi per preparare le palle, il seguente viene indicato come il più efficace. Si trova in rete una vera e propria ricetta.
Ricetta per bombe di semi

  • 2 parti di terriccio
  • 5 parti di argilla (la si trova anche dove vendono articoli per ceramisti)
  • 1-2 parti di acqua
  • 1-2 parti di semi a vostra scelta

Una vasca dove mescolare gli ingredienti. Una scatola dove fare asciugare e conservare le bombe di semi.

Procedimento:
Mescolare accuratamente il terriccio con l'argilla e aggiungere man mano l'acqua. State attenti ai grumi. L'impasto deve essere malleabile come la creta. Aggiungere i semi. Impastare bene i semi, aggiungere acqua se necessario. Prendete piccoli quantitativi di impasto e iniziate a fare delle sfere grandi quanto una palla da golf. Le palline devono stare insieme facilmente, se sono friabili aggiungete acqua. Mettetele ad asciugare per 24/48 ore in un posto asciutto, in una scatola di cartone, non in un sacchetto di plastica.
Trascorsi i due giorni non vi resta che lanciare le vostre "bombe". Abbandonatele dove volete, non seppellitele e non bagnatele. Voi avete fatto il vostro, ora tocca alla natura.

Il mese propizio per lanciare le bombe è settembre.
C'è chi ha fatto della fabbricazione di bombe di semi una professione: kabloom.


Have a nice garden!

giovedì, giugno 19, 2014

Yes, we compost!

Il compostaggio è un ottimo metodo per concimare la terra del nostro giardino e per riciclare alcuni scarti, può sembrare complicato, ma esiste un metodo che ce lo rende più semplice. 

Nel compost creiamo un habitat confortevole a microrganismi e batteri che accelerano il processo di decomposizione, vivono nel cumulo, mangiano si riproducono e muoiono, questo serve a creare un ricco concime per il nostro orto.

lombrico
Il compostaggio è un modo responsabile per tenere i rifiuti fuori dalle discariche, come gli avanzi di cibo e scarti della pulizia delle verdure, per un totale di circa il 20-30 % di ciò che scartiamo.
Per ottenere un buon concime dobbiamo seguire tre regole di base:
  •  i Marroni comprende materiali naturali come rami, ramoscelli e foglie morte 
  • i Verdi include erba tagliata , fondi di caffè , frutta e scarti vegetali
  •  l’Umidità è la giusta quantità di acqua che aiuta il processo di decomposizione
Un cumulo di compost deve sempre avere un uguale rapporto di marroni e verdi. I marroni forniscono necessario carbonio e i verdi forniscono l'azoto. L'acqua aiuta a rompere la materia organica. Il compostaggio a casa è semplice e non richiede molti materiali . Tutto quello di cui abbiamo bisogno sono un forcone per una adeguata miscelazione del cumulo di compost, e un tubo per l’acqua.

setacciare il compost
Ecco alcune indicazioni su come organizzare la compostiera:

1 . Scegli un'area asciutta, ombreggiata, vicino ad una fonte di acqua per la vostra compostiera o pila, non è necessario usare un contenitore, lo si può fare direttamente a terra. Scegli una zona poco frequentata ma accessibile. Se preferisci usare un bidone, non stare a comprarlo, puoi riciclare un secchio che non usi più, taglia però il fondo e pratica alcuni fori lungo le pareti. Ecco fatta la compostiera.

2 . Aggiungere materiali marrone e verde, assicurandosi che tutti i grandi pezzi vengano tagliati o triturati in piccole dimensioni. Usa tutti gli scarti della cucina che non sono stati cucinati o processati. I gusci delle uova, fondi di caffè, scarti di frutta e verdura.

3 . Mantenere l'umidità quando vengono aggiunti materiali secchi. Se ti sembra secco aggiungi pure dell'acqua.

4 . Una volta stabilito il tuo mucchio, mescola rifiuti verdi e l'erba, e seppellisci ogni frutta e scarti vegetali a circa 10 centimetri sotto la pila .

5 . Non è necessario, ma è consigliabile mantenere un telo sopra la pila per aiutare a mantenerla umida.

Quando il materiale nella parte inferiore del cumulo di compost è di un colore scuro, è pronto per l'uso. Questo, in genere, può richiedere dai due ai quattro mesi, ma se lo lasciate per più tempo non scade. Siate diligenti e controllate il cumulo per verificare che non ci siano roditori o cattivi odori. Il compostaggio è essenziale per il terreno , ricco di sostanze benefiche per il vostro giardino, che aumenta la sua capacità di trattenere l'acqua, e rinvigorisce piante e fiori con una moltitudine di sostanze nutrienti naturali e favorisce una crescita sana.
Ecco come si fa il compostaggio, vedrete gli effetti benefici che avrà sulle vostre piante e fiori, e per la vostra terra in generale.



lunedì, giugno 16, 2014

la cascina e il suo vento

Sono in viaggio. Non vedrò maturare i pomodori, ne crescere le melanzane e le angurie. Purtroppo, devo momentaneamente accantonare l'idea di riportare in vita l'orto di mio nonno. Coltiverò ancora? Chissà. Se resto in Lombardia, coltiverò in balcone, se vado in Islanda coltiverò per forza dentro casa, e solo aromatiche.
Siamo a casa di Matteo e Claudia, in arte Inganni Cremosi, che ci portano con loro alla Cascina del Vento dove terranno un laboratorio di creme idratanti.

gallina curiosa
Il tempo è incerto, le previsioni non ci aiutono per niente, visto che prevedono: pioggia, sole, schiarite contemporaneamente (manco fossimo in Islanda), perciò telefoniamo prima di metterci in viaggio.
Io e Iride, chiamate le sherpa, ci mettiamo in spalla gli zaini e aiutiamo a caricare l'auto. Siamo quattro adulti e un novenne attrezzato di spada e accetta di legno, in una opel corsa, con il bagagliaio carico degli attrezzi per produrre creme, più una teglia di insalata di riso e una torta salata.
Durante il tragitto sperimentiamo tutte le possibilità atmosferiche gufate dalle previsioni.
Arriviamo con la testa piena di curve e di verde dell'ultimo tratto di strada, ci accolgono due cani, poi si fanno avanti Fabio e Raffaella e poi il resto della famiglia, per le galline dobbiamo aspettare.
Fabio e Raffaella vivono insieme e hanno due figli, un maschio e una femmina, sono una family farming, si impegnano nel preservare e mantenere fertile quattro ettari di terra nell'Alessandrino, coltivando con metodi biologici e biodinamici. Producono miele, vino, uova, ortaggi e delle ottime fragole. Nella loro cascina possono anche ospitare delle persone, hanno infatti delle camere da letto e ti servono la colazione all'aperto, se non piove. Partecipano al "progetto di conservazione della gallina Ancona che è stato avviato nel 2005 in collaborazione con l’Associazione Civiltà Contadina, realtà a diffusione nazionale che si occupa di salvaguardia della biodiversità rurale, al fine di riportare nelle aie questa bella gallina a rischio di abbandono".

galline Ancona
Alzi la mano chi è che non sogna una vita in campagna! C'è chi dice che la vera ricchezza, nella vita, è prodursi del buon cibo.
Facciamo un giro della fattoria, vediamo: le arnie, l'aiuola delle aromatiche, i pesci rossi, gli alberi di ciliegie, finalmente le galline in tutte le loro fasi di crescita, per finire un bell'orto sinergico, nel pomeriggio faremo un giro anche alla vigna.
Fabio coltiva col metodo sinergico anche la vite, perciò tra i filari può capitare di vedere le fave, o altri vegetali, non è pettinata come le altre vigne, per questo è molto più bella!
Mangiamo tutti insieme, "barattando" quello che abbiamo portato con il pranzo preparato da Raffaella, più il loro buon vino.
Il pomeriggio passerà veloce e lieto tra maghi pasticcioni, merende con pane e salame e brevi monologhi di esperti apicoltori.

laboratorio Inganni Cremosi

una breve spiegazione su moria delle api e fitofarmaci

Si va via dicendo: "che bello sarebbe vivere in campagna e prodursi da se quello di cui si ha bisogno!"



giovedì, giugno 05, 2014

coltivazione pomodori: sfeminellare

Capita di dimenticarsi di fare qualcosa. Mi sono dimenticata di comprare il latte. Mi sono dimenticata di telefonare a mamma il giorno della Festa della Mamma. Oppure mi sono dimenticata di andare a prendere i bambini a scuola. Così mi sono dimenticata di sfeminellare, o scacchiare. Con un piccolo gesto possiamo avere pomodori più grandi e più buoni.

sfeminellare prima che sia tardi!

Quando è tardi per sfeminellare? 

Quando la piantina di pomodoro ha iniziato a produrre frutti. Ma non è mai troppo tardi per farlo, prima lo si fa più agevole è il lavoro. Quando i cacchi, o femminelle, sono piccole si può fare con le dita, senza l'ausilio di forbici. La pianta di pomodoro, se lasciata allo stato brado, può produrre molti rami secondari. Esistono, infatti, cultivar a crescita indeterminata e quelle a crescita determinata, le seconde sono quelle utilizzate in agricoltura industriale, per produzioni intensive. La pianta cresce mantenendo il portamento eretto e segue lo sviluppo del fusto centrale, i cacchi secondari hanno una crescita limitata, si possono togliere in qualsiasi momento.
Nelle cultivar a crescita indeterminata dobbiamo controllare la crescita delle femminelle settimanalmente e toglierle.

Perché farlo.

Ecco alcuni dei motivi per cui è saggio scacchiare:

  • per evitare che la pianta cresca all'infinito;
  • per dare più luce alla pianta stessa;
  • per far si che il nutrimento arrivi ai frutti e ottenere pomodori più grandi e buoni.

Io ho dimenticato di farlo e, dopo due settimane dal trapianto, mi sono ritrovata con piante di pomodoro simili ad arbusti.
Armata di guanti ho staccato i cacchi e ho legato le piante alle canne per farlo assumere un portamento eretto..


Dalle mie parti, est Sardegna, il pomodoro si lega così: si fanno le punte all'estremità delle canne, si conficcano nel terreno vicino alla pianta e si incrociano con una canna posta di fronte. Fatto questo si prendono delle canne molto lunghe e si mettono sopra la X formata dalle canne laterali. Sembra complicato ma è più facile a farsi che a dirsi.
Se siete curiosi, esistono altri modi di legare i pomodori, più o meno facili da realizzare.



Ecco, ora i pomodori sono legati e indipendenti, basterà ricordarsi di innaffiarli almeno una volta alla settimana, forse due se farà molto caldo, e ovviamente di sfeminellare.



lunedì, maggio 12, 2014

e venne il giorno della marmellata di limoni

Sono gialli, vivono sugli alberi e popolano le aree del mediterraneo meridionale. Spremuti producono un succo acidulo adatto per le marinature o per condire l'insalata. La sua buccia, se grattugiata, la si usa per insaporire torte e biscotti. Sarà forse il limone?
Limoni, il frutto giallo per eccellenza.
Vieni a scoprire i limoni di Sardegna, non solo quelli della costiera Amalfitana.

sono forse i limoni?
Esiste forse un frutto che non si presti a diventare una marmellata? Secondo me no, e comunque, nel dubbio, smarmella!

Ecco la ricetta, presa da il pasto nudo (ma con meno zucchero):

  • 1 chilo di limoni BIO e freschi
  • 450 grammi di zucchero grezzo di canna
  • 1/2 cucchiaino di vaniglia in polvere
  • 1 bacca di cardamomo


Ora che abbiamo tutto, siamo pronti a "marmellare". Tagliate a fettine sottili i limoni, dopo avere eliminato le due estremità. Una volta tagliati, metteteli in una ciotola e sommergeteli d'acqua, fateli riposare dalle 24 alle 36 ore, se fa caldo cambiategli l'acqua un paio di volte. Trascorso questo tempo, buttate via l'acqua, aggiungete lo zucchero, la vaniglia e il cardamomo. Poi, via in pentola a finire l'opera. Fate cuocere a fuoco medio per 30-40 minuti. Il limone produce naturalmente la pectina, quindi non ha bisogno di fruttapec o altri accorgimenti per "marmellare".
Invasa la marmellata ancora calda, in vasetti di vetro precedentemente sterilizzati in acqua bollente per dieci minuti. Capovolgete i barattoli e aspettate che di raffreddino.
Se la fate la sera, per la colazione del mattino è ottima!





Qualche tempo fa ho preparato la marmellata d'arance e la gelatina di mandarini. E tu, che marmellate prepari?

lunedì, maggio 05, 2014

perché mangiare gli spinaci

Perchè gli spinaci fanno bene e si devono mangiare, sei motivi che vi spingeranno a coltivarli. Spinaci: spingitori di agricoltori!

Volete bene alla persona che vi sta accanto? Quello in treno, quello in metro o quello davanti, in fila alle poste? No, dicevo quell'altro, quello con cui dividete la vita, il letto e il bagno. La vostra metà, la luce dei vostri occhi, il vostro ossigeno, esagero ma è primavera dopotutto! Insomma, agli spinaci gli dovete volere bene come alla persona che amate.

I  <3 spinaci
I motivi per amarli sono tanti, io ve ne dico sei.

1 . Anti-cancro e antiossidanti, ma anche anti-infiammatori.
Nel corso del tempo, i ricercatori hanno scoperto che gli spinaci contengono più di una dozzina di composti flavonoidi, e tutti agiscono come agenti anti-infiammatori e anti-cancro. Infatti , un recente studio dimostra che gli spinaci sono l'unico vegetale con risultati provati, quando si tratta di proteggere significativamente il corpo dal cancro alla prostata.

2 . Alcalizza il Corpo
Sfortunatamente, quando si consuma troppo acido, possono verificarsi tutta una serie di problemi, da basse quantità di energia all'aumento di obesità. Tuttavia, all'interno degli spinaci, ci sono un sacco di minerali che lavorano per equilibrare la dieta altamente acida.

3 . Nutre gli occhi
Gli spinaci hanno un sacco di carotenoidi, che son noti per proteggere gli occhi contro le malattie come la cataratta e la degenerazione maculare. Non sentirete più dire "mangia le carote", ma gli spinaci, per vederci meglio.

4 . Rafforza le ossa
Tutto ciò che serve è una tazza di spinaci freschi per raddoppiare l'assunzione di vitamina K, di cui il nostro corpo ha bisogno ogni giorno. Questo, mescolato con tutto il calcio e il magnesio presente negli spinaci, contribuirà a mantenere le ossa sane e forti .

5 . Fonte di acidi grassi Omega 3
Poiché gli acidi grassi omega 3 non sono prodotti naturalmente dal corpo, è necessario assumerli tramite la nostra dieta. C'è chi mangia il pesce secco o le aringhe, per recuperare gli acidi grassi, ma vuoi mettere un bel piatto di spinaci?

6 . Ricco di vitamine
Quando si mangiano gli spinaci, si stanno ingerendo un sacco di importanti vitamine come la A, K, E e D, così come numerose tracce di minerali. Contiamo su queste vitamine per tutta una serie di ragioni, per avere una pelle sana e una vista d'aquile, fino a rafforzare e stimolare il nostro sistema immunitario . Ora , invece di dover consumare un sacco di diverse verdure per ottenere queste vitamine, tutto è qui in uno,  una specie di tutto incluso.

Un altro motivo potrebbe essere la praticità nel coltivarli, ci stanno anche in balcone o in terrazzo, potete mangiarli anche una foglia alla volta. Voi avete un motivo per mangiare spinaci? Mito di Braccio di Ferro a parte!



venerdì, maggio 02, 2014

la spirale delle spezie

Le erbe aromatiche, in cucina, sono quelle che si usano per insaporire i nostri piatti. L'idea di ricorrere al nostro vaso, all'occorrenza, piace a tutti. Raccogliere due foglie di basilico dal balcone sul davanzale, è molto più economico del basilico acquistato al super mercato, e anche più fresco. Ecco, se c'è una cosa a cui non posso rinunciare in cucina, sono i vasetti di aromatiche, e la schiumarola, per i fritti, si intende!
Perciò l'aiuola della veranda, da oggi, ospita una spirale per erbe aromatiche.

spirale delle erbe aromatiche

Cos'è una spirale delle spezie?!
Ahi ahi ahi! Non conoscete la spirale delle aromatiche?
Ecco qua un link per costruirvene una in giardino. Sono diversi i modi di fare una spirale, potete farla in muratura, in blocchetti di cemento, i mattoncini rossi, con dei tronchi di legno, con tutte quello che volete basta che sia una spirale. Ma se non avete il giardino potete farne una in miniatura in qualche aiuola, certo non vi ci potrà stare tutto il repertorio delle spezie, ma almeno le più utilizzate sì.
Io l'ho fatta in un'aiuola larga mezzo metro riciclando delle vecchie tegole. In cima ho seminato il rosmarino, a seguire ho seminato l'origano (non è ancora nato), poi la salvia, di seguito ho seminato timo e coriandolo, seguito dalla violetta. Quest'ultima un po' mortificata a dire il vero, se dovesse soffrire le cambierò posto.

basilico e crescione

Nell'ultimo gradino ho trapiantato il basilico, quello verde e quello viola, la menta e per concludere, la piantina coi fiori bianchi, il crescione, ben lieta di averne fatto la conoscenza questa primavera. La menta tende a diffondersi parecchio, quindi l'ho arginata con pezzi di tegola.
Ecco la spirale da un'altra angolazione.

la menta

la salvia appena trapiantata
E voi, dove avete messo le vostre aromatiche?

martedì, aprile 22, 2014

come ottenere i pomodori più buoni di sempre

Ieri ho letto l'articolo "New strategies for great-tasting tomatoes" di Lynn Byczynski. Il titolo è esplicativo, ci informa di nuovi studi fatti per ottenere dei pomodori dal sapore straordinario. Sempre più agricoltori si spingono a studiare nuove tecniche per ottenere frutti migliori e portare sui banchi dei mercati gli amati pomodori.
Se in effetti dicono che i pomodori sono i più facili da coltivare, tutti noi vogliamo ottenere dei frutti più buoni e più rossi di quelli del vicino. 

piantine di pomodoro
Nell'articolo vengono illustrate tre tecniche ancora oggi in sperimentazione, ma che hanno dato i primi risultati. Si tratta di: agricoltura a secco, sale e sapore, la non-rotazione colturale.

Agricoltura a secco.

Il sistema è stato sperimentato in California, si innaffiano le piantine regolarmente dopo il trapianto, poi dopo la fioritura di smette del tutto di irrigarle oppure gliela si riduce drasticamente. Alcuni dicono che questi pomodori hanno un sapore straordinario. C'è però un alone di mistero e misticismo sulla pratica di agricoltura all'asciutto, non viene spiegato precisamente come si fa. Così Aziz Baameur, University of California Extension Advisor, ci ha voluto vedere chiaro e ha fatto delle prove. Ha utilizzato la varietà Early Girl, resistente a colture scarsamente irrigate, ne ha coltivato un'aiuola in modo classico e le altre con quantitativi d'acqua minori. I risultati hanno dimostrato che i frutti prodotti con meno acqua erano più ricchi di: zuccheri, solidi solubili, e licopene. La resa commerciale, però, risulta minore nelle piante coltivate in carenza idrica. Vengono riportate diverse esperienze di agricoltori di varie zone. Per un sapore migliore, comunque, un leggero stress idrico durante lo sviluppo del frutto (da 60 a 80 per cento del fabbisogno stimato ) è talvolta raccomandato. 
Questo sistema però non va bene per tutti i tipi di coltivazione, per i pomodori in serra è sconsigliato. Dice Dave Chapman di Long Wind Farm , un coltivatore di pomodori biologici in serra nel Vermont . "Tuttavia, fermare l'irrigazione per una coltura non è una strategia molto buona. Al fine di continuare a fissare la frutta in crescita, le piante richiedono acqua. In una coltura in serra, il livello di produzione è molto elevato, è un'agricoltura molto intensiva . Se io tolgo l'acqua, la prima cosa che soffre è l' allegagione".
In conclusione, troppa acqua fa male sempre, con poca abbiamo speranza di ottenere buoni frutti, tranne che in serra.

Sale e sapore.

Ricercatori israeliani hanno provato a usare l'acqua salmastra per irrigare i pomodori, hanno scoperto che si può e che sono più saporiti. Alla Rutgers University nel New Jersey , il Dr. Joseph Heckman, si è fatto portare un barile di acqua dall'Oceano e ha deciso di usarla per innaffiare i pomodori. Ha utilizzato 1,5 litri per pianta, durante il periodo della fioritura, dopo un assaggio alla cieca, gli studenti gli hanno trovati più saporiti i quelli non sottoposti al trattamento. Heckman ha dei suggerimenti per i coltivatori che vogliono sperimentare sui propri pomodori: "Applicare 23 grammi di SEA -90 , un prodotto commerciale che contiene sale per lo più del mare. E' abbastanza materiale, per il trattamento di 4 metri quadrati di area o suolo, necessaria per far crescere una pianta di pomodoro. Applicare il trattamento miscelando il prodotto SEA -90 nel terreno al momento della piantagione o fioritura precoce." Una scoperta incidentale è stata che i trattamenti col sale fanno maturare prima i pomodori.
Per ulteriori informazioni sugli esperimenti col sale:

Rotazione delle colture (no grazie).

Il primo consiglio che si apprende quando si inizia a coltivare è: mai solanacee nello stesso posto prima dei quattro anni. Ma ci sono agricoltori che coltivano e hanno coltivato i loro pomodori nello stesso posto per anche otto anni, come Eliot Coleman autore del libro The New Organic Grower. Dice anche che, niente è più soffocante in agricoltura, che il rispetto delle regole.

piantine appena trapiantate

Uno specialista in orticoltura commerciale riporta la sua esperienza, e suggerisce di controllare se si verificano danni fogliari e altre malattie nella pianta, e di aggiungere sostanza organica al terreno a ogni trapianto. Dice: "credo che ci sia un punto in cui la qualità del suolo diminuisce e diventa difficile alimentare la crescita di piante come i pomodori. Dalle mie esperienze in Missouri , sembrava di essere sei o sette coltivazioni consecutive di pomodori."

Queste sono solo tre pratiche per ottenere dei buoni pomodori. Tu ne conosci qualcuna? Custodisci qualche segreto per ottenere buoni pomodori?

qualcos'altro sul pomodoro.

mercoledì, aprile 16, 2014

come coltivare senza il giardino

Il giardinaggio può essere un hobby gratificante per voi la vostra famiglia, i vostri vicini e alcuni amici. Oltre ad essere gratificante per la mente e l'anima, è fisicamente salutare.

Essere in grado di far crescere il proprio cibo significa che si ha il controllo completo su ciò che si sta mettendo nello stomaco e in quello della vostra famiglia. Perciò compriamo semi biologici, usiamo concime naturale, compost o letame, salvaguardiamo la fertilità delle nostre terre.

piccole insalate crescono
La maggior parte dei prodotti che trovate nel supermercato, hanno fatto chilometri prima di arrivare nella vostra tavola. Lo sapevate che frutta e verdura fresca, perdono molte delle loro sostanze nutritive durante questo lungo viaggio? Per non parlare di tutte le risorse che ci vogliono, per farlo arrivare, questo cibo.
Coltivare in proprio alcuni ortaggi, ci consente di mangiare cibi ricchi di nutrienti e fa bene anche all'ambiente.

Se ognuno di noi adottasse delle pratiche sostenibili di giardinaggio, sarebbe incredibile! Questo, non solo ci porterebbe più vicino a diventare autosufficienti, ma ridurrebbe le emissioni provenienti dai grandi camion e aerei che trasportano questi prodotti. Vediamo cinque progetti di giardino per chi non ha il giardino!


1. Coltivare in casa

Grande notizia, se avete una finestra, è fatta! Alcune varietà di pomodori possono essere coltivate in casa anche in inverno, semplicemente le piantiamo in un vaso appeso davanti alla finestra che riceve molta luce solare. È inoltre possibile avviare un mini giardino di erbe aromatiche davanti alla vostra finestra o piantando erbe in piccoli contenitori. È inoltre possibile attaccare vasi di vetro a pezzi di compensato e fissarli alla parete per cominciare a coltivare erbe nei vasi, basta assicurarsi che la parete prenda molta luce solare.

riciclare vasi di vetro (fonte: greenme.it)


2 . Pallets o  giardini verticali

I pallets sono un ottimo sistema per organizzare un giardino verticale, anche un modo per riciclarli, se ve ne avanza uno. Oppure, se avete un armadio porta scarpe da buttare via, potete riciclarlo per coltivare le vostre insalate, o i pomodori.

3. Usa vasi e contenitori 

Ci sono molti diversi tipi di verdure che possono essere coltivate in un contenitore su un balcone, veranda, o in un piccolo cortile. Alcune di queste verdure sono: broccoli, carote, cetrioli, melanzane, pomodori, spinaci,  peperoni, insalate e anche patate. Per conoscere le tecniche di impianto corrette e le dimensioni dei contenitori da utilizzare per ogni tipo di verdura, clicca qui.

4 . Utilizzare davanzali e ringhiere

Davanzali e ringhiere dei balconi possono essere ottimi posti per mettere fioriere,  non prendono molto spazio e ricevono molta luce solare. Regalate delle verdure al vicino del piano di sotto per non avere rogne, oppure coinvolgete tutto il condominio. Un giardino verticale sulla parete del condominio non sarebbe male, no!

5 . Avviare o trovare un giardino da condividere. 

Potete coltivare il cortile condominiale, se la convivenza è pacifica e riuscite a parlare con gli altri condomini. Oppure potete cercare degli spazi pubblici abbandonati e occuparli con altri appassionati di giardinaggio. Potrete così scambiarvi le verdure, barattarle o venderle con le verdure dei vicini d'orto. In molte città italiane si parla di orti urbani, di recupero di spazi da dedicare alla coltivazione. 

In questo periodo, avere un orto in casa, controllare il cibo, la sua crescita, è estremamente importante. E' un modo di prendere la situazione nelle proprie mani e cominciare ad essere un po' meno dipendenti dai negozi di alimentari. Non dimenticate che, nella nostra società , sempre più auto-prodursi il cibo, è diventato il più radicale degli atti. E' veramente l'unica protesta efficace, che può e vuole rovesciare il potere costituito. Con il processo di lavoro direttamente in armonia con la natura,  facciamo la cosa più essenziale per cambiare il mondo, cambiamo noi stessi.

Allora guerrilla gardening!

martedì, aprile 15, 2014

e vai col valzer dei trapianti!

Quando le piantine raggiungono un'altezza di 10-15 cm. sono pronte per il trapianto a terra, oppure in vaso. Ecco come fare i trapianti: ballando il valzer

Come Renato Pozzetto in "Il ragazzo di campagna" sono stata una settimana in città, per fare cose come: recuperare il credito presso una stronza (Relux s.r.l. di Brignano Gera d'Adda) che mi ha ritirato l'attrezzatura e si rifiuta di pagarmi, farsi dire dalla Procura di Bergamo che la denuncia contro la stronza è stata archiviata.
Una volta tornata in campagna ho strappato i finocchi dalla terra.

finocchi appena raccolti

Stronze a parte, siamo in piena primavera e la terra inizia a scaldarsi. Che ci piaccia o no, le piantine crescono e nel semenzaio ci stanno strette, se potessero, all'orto, ci andrebbero da sole. Perciò oggi ci siamo dedicate al trapianto dei pomodori. Ne ho seminate diverse varietà, il San Marzano, il Ciliegino, Yellow Submarine e nero di Crimea, tutte sementi biologiche (Arcoiris). Vorrei riuscire a far crescere un centinaio di piantine, questo primo trapianto riguarda una quarantina di piante.

piantine pronte per il trapianto
Abbiamo caricato il trattore in macchina, perché se lo lasci in campagna te lo rubano, la piaga dei furti persiste in Sardegna, ma forse un po' ovunque. Come ci sta un motozappa nella panda? Male, sporge, ed è molto pesante da caricare, ma ci siamo riuscite! 
Abbiamo ammorbidito la terra e interrato del letame maturo, con la zappa abbiamo fatto i solchi per le piantine. Ad un certo punto è partita la sigla di Beautiful e non abbiamo capito più niente, ci siamo trasformate in Brooke Logan e Ridge Forrester e fatto delle foto fashion.

Ecco le piantine di pomodoro alloggiate in pieno campo, come vicini di casa hanno le fave e le insalate.
Ho coccolato e accudito queste piantine da quando erano seme, solo la porta della veranda ci separava, hanno dormito vicino a me, la mattina uscivo e le avevo davanti agli occhi, è difficile separarsene quando crescono. Ma sono molto curiosa di vederle produrre dei pomodori.

trapianto avvenuto
E voi a che punto siete coi trapianti? Siete pronti a seminare angurie, meloni, fagioli e fagiolini?


giovedì, aprile 03, 2014

Come preparare il terreno per la semina

Quest'anno hai deciso di coltivare il terreno nel retro di casa, ma tutte quelle erbe spontanee di spaventano e non sai da dove iniziare? Ricordiamoci che possiamo cominciare la nostra avventura in modo graduale, ecco come preparare il terreno per la semina.

Il suolo é un organismo vivente. La vita nel suolo é intensa, le  radici delle nostre piante creano numerose interazioni con gli altri organismi che popolano il terreno. Per questo il coltivatore biologico, se vuole ottenere buoni raccolti, deve salvaguardare la salute del terreno. Le operazioni di pulizia e preparazione del terreno per la semina si eseguono in autunno o in inverno, in un periodo secco ma non di gelo, in modo che sia pronto per le semine primaverili.

orto diviso in aiuole
Se il luogo è incolto per prima cosa lo ripuliamo da eventuali rifiuti e dal pietrisco che va accumulato da una parete perchè può servire per i sentieri. In campagna non si butta via niente e possiamo preparare il terreno con tutto quello che ci ha lasciato l'inverno, sfalci di erba, scarti della siepe fatti a pezzi piccoli non più di 2 cm, foglie secche, cumuli di erba. 
Per tagliare l'erba alta usiamo un falcetto, oppure un tagliaerba a motore.
Con una vanga e una zappa rivoltiamo un po' la superficie cercando, contemporaneamente, di interrare i residui di erba, foglie e rametti che costituiranno la base di substrato utile per il mantenimento dell'umidità, per il drenaggio dell'acqua e come elemento nutriente per eventuali insetti utili e lombrichi.

Successivamente divideremo l'appezzamento in rettangoli per definire le nostre aiuole, queste devono essere non più larghe di un metro e non più lunghe di sei. Tutte le misure più piccole di queste vanno bene.
La zona destinata alla coltivazione deve essere aperta e luminosa, distante da muri, alberi o recinzioni che impedirebbero al sole di raggiungerla. Dopo il sole, dobbiamo preoccuparci dell'acqua altro elemento vitale per la coltivazione delle piante, oltre che alla germinazione dei semi. Verifichiamo se c'è una fonte d'acqua vicina, in caso contrario forniamo l'orto di impianto idrico, attrezziamoci di bidoni o vasche per la raccolta dell'acqua piovana.

Per le future preparazioni del terreno, possiamo predisporre una compostiera in un angolo del nostro giardino, per recuperare gli scarti vegetali della coltivazione. La compostiera va tenuta costantemente umida, e areata, ogni tre mesi possiamo rivoltare il suo contenuto, e dopo sei mesi ottenere un prezioso humus, col quale fertilizzare il terreno.
Queste sono linee guida generali, chiaro poi che le esigenze cambiano a seconda della grandezza dell'orto, del nostro tempo a disposizione, delle verdure che vogliamo seminare e del clima in cui viviamo.

venerdì, marzo 28, 2014

ci facciamo belli?

Sono sempre di più le persone che si riscoprono amanti del giardinaggio, se il nostro amico novello giardiniere, viene a farci visita, un tour nel giardino di casa è d'obbligo. Ci facciamo belli?

La primavera ci costringe a uscire di casa, sentiamo il richiamo della foresta. Siamo liberi di correre su prati fioriti, arrampicarci sugli alberi, scavare delle buche, mangiare erbe spontanee, rotolarci nel fango, lanciare sassolini nei laghetti. Se tutto questo non bastasse, possiamo anche limitarci a dare una ripulita al giardino, oppure a costruirci da noi quegli abbellimenti che tanto vorremmo.

giardino con erba che avanza

In rete si trovano molti esempi e suggerimenti su come costruire cose che avremmo sempre voluto nel nostro giardino. Mi sono permessa di raccogliere alcuni tutorial e suggerimenti.

1. prima o poi, vorrai anche sederti! 


Anche Dio, il settimo giorno si è riposato, probabilmente su una panchina fatta da lui stesso. Il re del fai da te! Noi ci riposiamo prima di iniziare a lavorare. Comunque sia, ecco un tutorial per costruire una panca attorno al nostro albero preferito. Ma non è la panca definitiva, diciamo che possiamo realizzare una panca tutta nostra, da noi pensata e disegnata. Per esempio, possiamo fare una cosa semplice utilizzando i legni delle potature. Se abbiamo potato alberi importanti, dai rami dal diametro di 15 cm. possiamo ricavare i piedi della nostra panchina, dai rami più fini, legandoli tra di loro facciamo la seduta. Vi consiglio di portarvi un cuscino da casa. ;)


2. va dove ti porta il sentiero


I sentieri sono pratici, ti portano da una parte all'altra del giardino. Perché allora non costruirselo da se? Ci sono tanti modi per farne uno, magari in stile con il vostro giardino. Mattone, ghiaia, cemento, pallets, ciottoli, tappi di bottiglia ...Possiamo fare dei mosaici fantasiosi, o poggiare delle pietre come se si trattasse di un sentiero un po' casuale. Io ho usato delle vecchie piastrelle, ma la mia gatta si rifiuta di passarci sopra, chissà perché!

3. un bel laghetto non lo vogliamo costruire?


Per realizzare uno specchio d'acqua, nel nostro giardino, possiamo usare diversi metodi. Una vecchia vasca da bagno, per esempio. Oppure procuriamoci una vasca in materiale resistente e impermeabile, tipo di plastica, della grandezza che desideriamo. Tenendo conto della grandezza del nostro giardino. Ora decidiamo se la vogliamo interrare o lasciarla fuori. Mettiamo dei sassi sul fondo, del terriccio comunque. Riempiamola d'acqua costruiamo attorno un paesaggio naturale, compriamo delle piante acquatiche, mettiamola dove più ci piace. 
Se abbiamo dei vecchi copertoni d'auto, o meglio di camion, possiamo usarli per realizzare un laghetto. Tagliamo una parte del pneumatico in modo da lasciare un grande foro da una parte e uno piccolo dall'altra. Scaviamo una buca grande quanto il copertone mettiamolo dentro, rivestiamo con un telo di plastica molto impermeabile e grosso, sistemiamo dei sassi sul fondo. Decoriamo i bordi con pietre particolari o mattoni, o con un manto erboso, riempiamo d'acqua e mettiamoci dentro piante acquatiche e pesci che si mangino le larve delle zanzare.


4. non può piovere per sempre


Come la vita ci insegna, non può piovere per sempre, anche se questo periodo di merda sembra non finire mai! Quando le piogge scarseggiano, l'acqua deve scorrere dal rubinetto, e sarà anche bene comune, ma finisce che la paghiamo noi. Allora perché non organizzare delle vasche per raccogliere l'acqua piovana! Possiamo mettere dei secchi sotto le grondaie, e delle metà botti sparse per il giardino, potrebbero farci risparmiare non poco. Io, nella sola giornata di ieri ne ho raccolto cinquanta litri, ne avrei potuto raccogliere di più, se solo avessi avuto una botte.

5. ogni cosa al suo posto

<< Hai visto i miei guanti? >>
<< Hai visto le forbici da potare? >>
Conoscete qualcuno che vi fa queste domande? Io sì, mia zia, che ha accesso al giardino (per ora), non è ordinata e lascia attrezzi ovunque, oltre che bulbi. Se anche voi avete lo stesso problema, potete organizzare un pallet porta gli attrezzi, senza che state tanto a levigarlo. Lo appendete a un parete, gli mettete delle viti per appendere gli attrezzi e voilà, niente sarà più lasciato in giro.

Cosa non può assolutamente mancare nel vostro giardino? I nani sono un po superati, sono diventati di nicchia. Ne riparleremo.


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