Ecco un elenco di 10 varietà di pomodoro che incontrano i gusti di tutta la famiglia, dal costoluto per insalata, al perino giallo, passando per il San Marzano.
Quante volte ci siamo detti:
"Ah se Colombo fosse morto in mezzo al mare, insieme a tutto l'equipaggio delle tre caravelle!" Forse sarebbero passati altri milleecinquecento anni prima della scoperta delle Americhe.
Le cose sarebbero andate diversamente, gli indiani sarebbero ancora vivi, le popolazione del centro e sud america pure, Trump sarebbe nato e cresciuto in Germania!
Andata cone è andata, dal 1700
coltiviamo pomodori in Europa, ma può anche essere che tu non li abbia mai coltivati e hai deciso di farlo
quest'anno.
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10 pomodori |
Costoluto di parma
Il
costoluto di Parma anche detto Riccio di Parma o anche Riccio Grosso o Rosso Grosso, fa la sua prima apparizione nei primi anni del
secolo scorso, quando nel podere dei fratelli Cerdelli si mischiarono alcune varietà di pomodoro con la Nizzarda, prima
varietà coltivata nel parmense. Negli anni successivi, il costoluto, divenne la varietà più diffusa nel
centro-nord per la conserva.
Il
costoluto di Parma è una
varietà medio-precoce, una pianta
vigorosa e alta,
molto produttiva. I frutti si presentano in gruppi di due o tre appena schiacciati ai poli, belli rossi e grossi adornati da
costolatura irregolare, pochi semi e molta polpa. La coltivazione di questa varietà era molto diffusa nelle province di Parma, Piacenza fino agli anni '60/'70 quando l'avvento delle macchine agricole e l'industrializzazione dell'agricoltura le ha fatto preferire varietà differenti. Negli ultimi anni si sta riscoprendo la coltivazione di questa varietà rimasta nel cuore e nel palato di orticoltori locali.
Costoluto genovese
Il
costoluto genovese è una varietà dal frutto grande possono pesare anche 150 grammi e più, presenta
coste irregolari, è adatto a insalate e salse, coltivato tipicamente nella riviera ligure. Si tratta di una
varietà precoce (75 gg.), si trapianta con l'arrivo della bella stagione, la pianta è
rigogliosa quindi ha bisogno di scacchiatura (
tagliare ricacci ascellari) si consiglia di
cimare dopo sei palchi floreali, per evitare che cresca in modo indeterminato, caratteristica di questa varietà.
Canestrino di Lucca
Il
Canestrino di Lucca è una vecchia varietà che negli ultimi anni sta vivendo una riscoperta da parte dei coltivatori grandi e piccoli grazie alla sempre crescente attenzione, da parte dei consumatori, verso varietà locali e autoctone di pomodoro, è coltivato maggiormente nelle province di Lucca e Pisa. Il
pomodoro Canestrino si coltiva bene anche in
vaso, questi devono avere un diametro di 18-24 cm. Il terriccio è così composto: substrato a base di torba, fibra di cocco, pomice, perlite o miscugli di questi materiali. Il
Canestrino si presenta con la forma
a cestino, una polpa soda e non acquosa, pomodoro zuccherino, presenta una marcata collettatura verde e una
pronunciata costolatura, ogni pianta
produce 4,5 kg.
Il chilo della Garfagnana
Come il nome lascia presagire i
frutti di questa
varietà possono arrivare
al chilo, sono anche detti bistecche perchè si taglia a fette e la
polpa è soda e con
pochi semi. Sono originari della zona tra il nord della Toscana e l'Emilia, detta appunto Garfagnana Il
chilo della garfagnana, oltre ad essere enorme, è costoluto con una colorazione tra il rosa e il rosso quando arriva a maturazione, la buccia compatta. Resiste bene a irregolarità irrigue,
non necessita
frequenti innaffiature, si può coltivare in zone pedemontane o al Nord della penisola italiana, non per questo però va trascurato, anzi meglio concimiamo migliore sarà il nostro raccolto. Non è precoce ma nemmeno tardiva,
la produzione migliore si ottiene tra
Luglio e Agosto. Riuscire a metter via dei semi, per l'anno seguente, non è facile, ma non impossibile.
Il principe borghese
Il
principe borghese è un
pomodoro a grappolo da
appendere e conservare in un posto fresco per tutto l'inverno, la
resa a pianta è di circa
4-5 kg. Questa varietà arriva a maturazione dopo 90-120 giorni dal trapianto che si effettua ad Aprile, predilige zone soleggiate al riparo da venti. I frutti possiamo definirli a forma di goccia al contrario con in cima una puntina di colore rosso intenso. Prima del trapianto è
bene concimare con
sostanza organica, il terreno deve essere fertile, fresco e ben drenato, se compriamo varietà indeterminata abbiamo bisogno di
tutori a cui
legare la pianta, per quelle determinate no. Con questo pomodoro possiamo fare
ottime salse o
colorate insalate.
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semina di principe borghese |
Il cuore di bue
Il
cuore di bue è un pomodoro dalla tipica
forma a cuore e di
grandi dimensioni (200-300 gr.), adatto a piccole produzioni di
autoconsumo, diffuso in
orti di famiglia è un prodotto di nicchia. Non è uniforme nel ciclo produttivo questo lo rende poco adatto alla commercializzazione di massa assieme ad altri difetti come, la
buccia fine che lo rende fragile nel trasporto, una volta raccolto dura poco. I
frutti sono di
colore rosa-rosato, quelli più grandi presentano costolatura più visibile, hanno
molta polpa e
pochi semi. La pianta cresce in modo indeterminato quindi ha bisogno di tutori e di venir cimata, il ciclo è tardivo. La selezione più conosciuta è il
cuore di bue ligure anche conosciuto come pomodoro di
Albenga, i frutti sono più piccoli ma più regolari.
Il datterino e il ciliegino
Il
datterino e il
ciliegino sono varietà che producono
frutti a grappolo, il primo a forma di dattero o oliva, i secondi anche detti cherry sono rotondi.
Queste varietà si adattano bene a una
coltivazione in vaso, se parliamo di campo, si adattano a ogni tipo di terreno, neutri acidi o alcalini, dando risultati diversi.
Le varietà possono essere determinate e indeterminate, in questo caso bisogna sostenerle con tutori e cimarle dopo il sesto palco di fiori.
Rispetto ai pomodori da mensa o ai costoluti la concimazione, l'irrigazione e l'allevamento sono diverse, ma come tutti gli altri sviluppano
meglio in climi caldi.
I trapianti sono da farsi nel mese di Aprile, la semina in ambiente protetto a Febbraio-Marzo, arriva a maturazione a fine Giugno-Luglio. Entrambi i frutti di queste varietà sono buoni da consumarsi in insalata o in salsa.
Il camone
Il
pomodoro camone, originario del
sud Sardegna, dove venne introdotto intorno agli anni '80 per resistere ad attacchi fungini, ha
forma sferica regolare di
piccola pezzatura, è caratterizzato dalla sua croccantezza, se ne apprezza di più il
gusto, acidulo, mangiandolo crudo. Il colore va dal verde della zona chiamata spalla al
rosso-arancio, dopo la raccolta può durare fino a 15-20 gg. I
semi non sono facilmente reperibili, quelli in commercio si chiamano
Kamonium, i frutti prodotti sono abbastanza simili al pomodoro camone che si trova in commercio. Ma secondo esperienze di vari orticoltori per hobby,
il camone ottenuto
nell'orto di casa non è come quello del
sud Sardegna che è coltivato in serra e
irrigato con acqua salina proveniente da
pozzi naturali.
Il san marzano
Il
san marzano è la varietà italiana
coltivata soprattutto in
Campania, tra
Nocera,
Sarno e
San Marzano, ma conosciuta in tutto il mondo, i
frutti sono di
forma allungata irregolare, buccia fine e dal
colore rosso vivo. Anche in questo caso la pianta va tenuta dritta coi sostegni, ma se si vuole la si può lasciare allungare a terra, ma rischiamo di perdere frutti per marcescenza. La pianta è vigorosa, procuce molte
femminelle che
vanno tolte per far si che la pianta si concentri sui frutti. Trapiantata in Aprile i frutti arrivano a
maturazione a
Luglio-Agosto, i san marzano maturi sono di un bel rosso vivo. Come tutte le varietà di pomodoro anche questa richiede
concimazione, per avere frutti al massimo. Rimane la
varietà migliore per
salse,
conserve e concetrato.
Il yellow submarine/perino giallo
Il
perino giallo, simile a un
sommergibile, per questo il nome yellow submarine, ha una
forma a pera ed è di colore giallo anche quando arriva a maturazione.
Molto produttivo e
resistente produce frutti a grappoli, il
sapore è dolce e poco acico, cresce in modo indeterminato, ricordiamoci di legare la pianta a un sostegno. Riesce un po' ovunque, possiamo seminarlo in semenzaio a Febbraio-Marzo e trapiantarlo da Aprile a Giugno,
cresce anche
in balcone.
Il pomodoro nero
Per far si che il nostro orto, o balcone, siano colorati dopo
il pomodoro giallo possiamo seminare anche quello
nero. Possiamo scegliere tra la varietà
black cherry,
nero di Crimea e
sunblack . Sono pomodori dal gusto intenso e dalla forte presenza di licopene, un
pigmento antiossidante presente in varia misura in tutte le varietà di pomodoro. Il
nero di Crimea ha bacche di grandezza media un po' schiacciate dal peso si 100-150 gr. i
black cherry invece sono i classici a grappolo,
sferici e piccoli. Si coltivano come gli altri pomodori, anche questi si possono
trapiantare in vaso se non abbiamo un orto, dobbiamo cimare se sono a crescita indeterminata,
concimare e
sfeminellare.
Queste sono i miei
10 pomodori incredibili da coltivare, qualsiasi varietà tu scelga,
buon raccolto!
Per approfondire: come ottenere i pomodori più buoni