giovedì, marzo 01, 2018

8 motivi per fare del giardinaggio il tuo nuovo hobby

Puoi non crederci ma ci sono 8 buoni motivi che ti convinveranno a tingere di verde il tuo pollice.


Il giardinaggio e in particolare l'orticultura possono avere un enorme impatto sul tuo benessere fisico e mentale, sono stati fatti molti studi a riguardo tanto che si parla di ortoterapia. Ecco 8 motivi per fare del giardinaggio il tuo nuovo hobby. Ci sono studi scientifici che hanno rivelato come il giardinaggio aumenta la nostra produttività e abbassa i livelli di ansia. Sia che curi le aromatiche dentro casa, o delle piante in terrazzo.

coltivando il tuo cibo riduci gli sprechi e sei felice!

1. Ti senti felice

Uno studio dell'Università di Bristol ha scoperto la presenza di un batterio nel terreno che ha su l'uomo lo stesso effetto della serotonina. Più ci rotoliamo nel fango più siamo felici!

2. Si bruciano più calorie

Meglio che andare in palestra, lavorare con le piante ci fa consumare molte più calorie perchè il lavoro è poco faticoso e siamo portati a farlo per più tempo. Consumiamo più di 400 calorie soprattutto se falciamo un prato, rastrelliamo o scaviamo buche.

3. Sentiamo di avere uno scopo, un fine

Coltivare vuol dire prenderci cura di piante e terra, con lo scopo di ottenere dei frutti da mangiare o dei fiori di cui godere. Questa cura verso qualcosa ci porta un benessere mentale, ci obbliga ad uscire di casa e in alcuni casi ci toglie dalla solitudine. Per esempio con lo scambio di semi possiamo conoscere altri pollici verdi, o qualche vicino di casa che come noi vuol farsi i propri pomodori. Tutto questo fa bene alla nostra salute mentale.

4. Mangi cibo sano e nutriente

Con qualche vaso in balcone di pomodori, zucchine e peperoni o altre verdure a tua scelta, puoi avere un menù giornaliero con cibi sani e freschi. Se coinvolgi i tuoi bambini in questo hobby anche loro saranno più felici di mangiare frutta e verdura, e si sa quanto è difficile convincere i bambini a mangiare verdure.

5. Benefici per gli anziani

L'orto è antidolorifico, allena la mente, riduce lo stress e l'ansia, allontana dagli psicofarmaci, rallenta l'evolversi di malattie degenerative quali la demenza e l'Alzheimer. Per alcuni seminare e far crescere una pianta allontana la mente dai soliti pensieri alleviandoli da dolore e depressione.

6. Più Vitamina D per tutti

Le piante senza sole non potrebbero vivere e nemmeno noi, per questo è importante passare del tempo all'aria aperta. Trascorrere del tempo all'aria aperta, esposti alla luce solare diretta sviluppiamo Vitamina D, con quel che ne consegue: buonumore, salute ossea, ci preserva da malattie respiratorie, rinforza il sistema immunitario.

7. Sviluppa coesione sociale

In alcuni centri e città sono ormai diffusi gli orti urbani, si tratta di orti condivisi da abitanti di un quartiere o piccoli appezzamenti presi in affitto da singoli. Questa partecipazione comune a prendersi cura di qualcosa e produrre del cibo per tutti crea coesione sociale, senso di appartenenza a una comunità e solidarietà tra citadini.

8. Risparmio

Con la coltivazione delle nostre verdure risparmiamo sulla spesa e mangiamo verdure sane delle quali abbiamo curato ogni singolo passaggio. Ma non è un risparmio solo per noi, lo è anche per l'ambiente e se si diffondesse l'ortoterapia sarebbe un risparmio per il Sistema Sanitario Nazionale.

Questi sono ottimi motivi per considerare il giardinaggio il tuo prossimo hobby! Non perdere tempo allora, la prossima estate mangia i frutti del tuo raccolto e sfoggia un fisico allenato grazie al lavoro all'orto!
Sei d'accordo? Vuoi aggiungere qualche altro beneficio?




giovedì, febbraio 22, 2018

Come la pianta comunica la malattia?

Molte delle malattie che colpiscono le nostre piante possono essere combattute, ma è importante riconoscere i sintomi. Come la pianta comunica la malattia?

Il successo della coltivazione delle nostre piante, e del nostro raccolto, è dato in parte anche dal modo con cui teniamo sotto controllo le avversità e le malattie a cui le piante possono andare incontro e che possono annullare le più attente cure colturali.
afidi e larva di lepidottero (a destra)

Sintomi

In ogni fase della loro crescita le piante sono soggette a stress, di natura ambientale, troppo sole o troppo poco, acqua e terra (eccesso o carenza di alcune sostanze). Il fatto che le piante non parlino è un grosso problema per capire cosa le affligge per questo è importante osservarle bene. Vigilare sullo stato di salute delle foglie e del fusto è fondamentale per cogliere i primi sintomi.
Controlliamo sempre se mantengono il loro verde uniforme, se si arricciano oppure se presentano macchie, di qualsiasi colore esse siano.
Chiediamoci  quali foglie sono arrotolate, le vecchie, le nuove o tutte? Si arrotolano verso l'alto o verso il basso? La pianta presenta altri sintomi di stress in altre parti, come il fusto o i frutti?

Nomi principali alcune malattie

Le principali e le caratteristiche di alcune malattie delle piante sono:

  • mal bianco (oidio) malattia crittogamica, vegetazione pulverulenta biancastra
  • ruggine masserelline, polvere tra il giallo e il marrone
  • fumaggine (occhio di pavone) strato di materiale nero sulle foglie
  • marciume i tessuti perdono la loro consistenza normale
  • il mosaico perdita o modificazione di colore delle foglie
  • clorosi perdita irreversibile del pigmento degli organi verdi
  • mine gallerie che gli insetti scavano nello spessore delle foglie

L'azione degli insetti fitofagi

Fra gli agenti dannosi di natura animale primeggiano gli insetti, che appartengono all categoria dei fitofagi, termine che significa letteralmente "mangiatori di piante". Aggrediscono la pianta sia in ogni loro stadio di sviluppo, dal larvale allo stato adulto di insetto completo, crescono proprio nutrendosi grazie alla pianta che aggrediscono. Gli ordini più comuni sono:

  1. lepidotteri sono farfalle da adulti ma fameliche larve, tra questi abbiamo i minatori, i rodilegni e le nottue che mangiano durante le ore notturne
  2. coleotteri alcuni raggiungono notevoli dimensioni, hanno ali, rivestimenti rigidi e scavano gallerie negli organi legnosi
  3. emitteri i più conosciuti afidi riuniti in colonie e molto numerose, le cocciniglie e le cimici
  4. ditteri da adulte sono mosche con due ali, da piccole sono larve che si insinuano nella polpa delle ciliegie, o delle olive
  5. imenotteri vespe e formiche
  6. ortotteri questa è facile, son le cavallette, divoratrici di molti tipi di vegetali

Una distinzione fondamentale tra questi insetti riguarda il modo in cui si nutrono per intraprendere la giusta lotta contro di essi. Alcuni sono dotati di apparato boccale masticatore (larve di lepidotteri, larve di coleotteri, di ortotteri ecc.) con il quale lacerano i tessuti vegetali, altri hanno un apparato succhiatore e penetrano all'interno delle cellule risucchiando la linfa (afidi e cocciniglie), altri hanno un apparato lambente-succhiatore come gli adulti di farfalle o gli adulti di mosche. Quindi per combattere gli afidi dobbiamo usare un materiale a contatto, che agisca direttamente sul corpo dei fitofagi. Altri animali dannosi son le lumache e le limacee forti divoratrici di tessuti teneri sui quali poi si insediano agenti patogeni.

I visitatori non dannosi

Non tutti gli insetti visitatori dell'orto sono dannosi e quindi da cacciare via, alcuni sono utili e ci aiutano nella lotto contro i "divoratori". I più comuni sono le graziose coccinelle, simbolo della primavera al pari della rondine, sono divoratrici di afidi. Poi abbiamo la crisope, il coleottero Rodolia cardinalis, e la formica rossa. Fra gli uccelli il picchio, le rondini e gli altri volatili carnivori, come i pipistrelli. Da tenere nell'orto abbiamo ancora il rospo, il porcospino e la lucertola, per non parlare del lombrico che arieggia il terreno e lo fertilizza.

coccinella pronta a mangiare colonie di afidi

Un caso: fisiologico arrotolarsi delle foglie verso l'alto.

Foglie arricciate verso l'alto, foglie appassite, ingiallite, o che cadono. Le foglie di pomodoro si arricciano verso l'alto per diversi motivi: stress ambientale, infezione virale o danneggiamento da erbicida. Le cause sono: ecessiva umidità e azoto, calore, siccità, forti potature, danni alle radici o uno schok da trapianto. Inizialmente i sintomi sono evidenti nelle foglie della parte bassa del fusto, per propagarsi poi alle altre. Le foglie si presentano arrotolate, della consistenza del cuoio ma di un bel colore verde uniforme e salutare.
Questa condizione può verificarsi in qualsiasi momento della crescita, usualmente si verifica quando dalla primavera si passa all'estate. La buona notizia è che questo non influisce sulla produzione di frutti e sulla crescita della pianta. Un problema fisiologico, non una vera malattia quindi.
Quando il problema è fisiologico più che rimediare possiamo prevenire. Controllare lo stato di salute delle giovani piantine prima del trapianto, mantenere un giusto grado di umidità del terreno. Evitare di fertilizzare troppo, non danneggiare le radici e non praticare drastiche potature può essere la strada giusta per prevenire l'arricciamento delle foglie.
Eliminare la causa di stress è molto importante per la nostra pianta. Una pianta stressata è soggetta ad ammalarsi a cadere vittima di malattie fungine (peronospera, septoriosi, cladosporiosi)

Rimedi

Prima di ricorrere a antiparassitari esistono una serie di accorgimenti per limitare o escludere l'attività di agenti patogeni.

  • Arieggiamento si tratta di spaziare tra loro le piante in modo da lasciare libero accesso alla luce e all'aria limitando la permanenza di umidità tramite la quale si sviluppano malattie come la ruggine, il mal bianco le peronospera. Si limita anche la presenza degli insetti.
  • modalità di semina scegliere con cura il tempo di semina, basta infatti che le piante superino il periodo del primo sviluppo quando i patogeni non sono attivi, o sono poco aggressivi
  • lavorazione del terreno è utile per allontanare i germi della precedente coltivazione e per creare condizioni sfavorevoli alla proliferazione o sviluppo di insetti dannosi. Sistemare poi il terreno per agevolare lo sgrondo delle acque
  • irrigazione deve essere equilibrata per far avere alla pianta il giusto ritmo di sviluppo e mantenere integro l'attività dell'apparato difensivo di cui la pianta è naturalmente dotata
  • rotazione colturale tecnica vantaggiosa negli orti, impedisce il proliferare, nel terreno, di patogeni specifici per determinati vegetali. No patate sempre nello stesso posto.
  • rispetto degli organismi utili è il concetto cui si ispira la lotta biologica ai fitofagi, si tende allo sfruttamento positivo dei rapporti antagonistici esistenti in natura tra i diversi organismi.

Siamo vigili nel nostro orto, cogliamo ogni segnale delle nostre piante per poter agire tempestivamente e direttamente contro gli elementi patogeni.

giovedì, febbraio 15, 2018

coltivare per risparmiare? sì può fare

Il lavoro all'orto richiede tempo e costanza, il nostro tempo e la nostra costanza a voler coltivare gli ortaggi che mangeremo.

Tutta questa fatica conviene, ci fa risparmiare dei soldi sulla spesa? Sì, il risultato è cibo sano e qualche soldo in più nel portafoglio!

cavolo verza

Costo irrisorio dei semi

Le bustine di semi sono davvero economiche, costano dai 50 cent. di un semi convenzionale ai 2 euro di un seme biologico. In ogni bustina ci possono anche essere più di cinquanta semi, che si traduce in rispettive piantine. Ci si può affidare anche allo scambio di semi, in rete si trovano molte associazioni che per tutelare la biodiversità preservano e scambiano semi.
Se, per esempio, consideriamo i pomodori da sugo, ogni pianta nei mesi di luglio e agosto ci darà 2 kg. di frutti a settimana circa, a giugno la produzione è più bassa, ma con due o tre piante abbiamo i pomodori per tutta l'estate. 
L'importante è non strafare, è facile farsi prendere dall'entusiasmo e voler coltivare di tutto e di più, ma dobbiamo dare la priorità a quelle colture che ci danno molti frutti con meno lavoro, oppure quelle colture che durano nel tempo, come zucche, patate e fagiolini. Dopo il primo anno di lavori all'orto avrete imparato anche voi a conservare i semi dai vostri frutti.

Acqua sì, ma piovana

L'acqua a costo zero è l'acqua piovana, per usarla ci attrezziamo di vecchie botti di legno oppure di moderni depositi d'acqua di plastica ai quali collegheremo una gomma, oppure possiamo servirci di secchio o innaffiatoio se il nostro orto non è molto grande. Bisogna cercare di innaffiare il meno possibile quindi è buona pratica usare la pacciamatura con paglia o foglie secche. Innaffiate al mattino presto per evitare che l'acqua evapori in fretta, oppure innaffiando la sera che ristagni e favorisca il diffondersi di muffe e funghi.

raccolto di pomodri

Usa la natura per concimare

Un concime economico è senza dubbio il compost fatto da noi. Quando facciamo il grande passo verso la coltivazione fai da te dedichiamo una zona dell'orto al compostaggio. Alcuni Comuni offrono sconti e attrezzature per chi vuole compostare in proprio. Se abbiamo dei piccoi allevamenti nelle vicinanze possiamo chiedere del concime maturo, non a prezzi esagerati. Coltiviamo i legumi che fissano l'azoto nel terreno, e verrà poi usato da altre piante. Servendoci delle consociazioni possiamo ottenere buoni raccolti senza usare antiparassitari.
Per approfondire: come compostare a casa

L'ingrediente segreto

In molte ricette l'ingrediente segreto spesso è: due foglie di basilico, oppure un rametto di rosmarino, una foglia di salvia, o il prezzemolo tritato. Le erbe aromatiche sono un ingrediente fondamentale delle nostre ricette.
Quante volte ci capita di comprare il basilico, il rosmarino o il prezzemolo? Le aromatiche sono quelle più costose se comprate al supermercato e sono anche le piante che crescono senza bisogno di tante cure pure in balcone. Perciò diamoci dentro e compiamo questo piccolo passo verso la coltivazione per fare un grande passo verso il risparmio.

La qualità non ha prezzo

Che prezzo vogliamo dare alle verdure prodotte da noi e sicuramente più saporite di quelle del super mercato? Vogliamo conteggiare anche il divertimento e il benessere fisico per le ore passate all'aria aperta, in compagnia delle nostre piante? Tutte queste cose sono di certo un guadagno per noi, oltre che un risparmio economico. Non dimenticamoci che l'orto può anche essere una scusa per socializzare.

venerdì, febbraio 09, 2018

10 pomodori incredibili da coltivare

Ecco un elenco di 10 varietà di pomodoro che incontrano i gusti di tutta la famiglia, dal costoluto per insalata, al perino giallo, passando per il San Marzano.

Quante volte ci siamo detti: "Ah se Colombo fosse morto in mezzo al mare, insieme a tutto l'equipaggio delle tre caravelle!" Forse sarebbero passati altri milleecinquecento anni prima della scoperta delle Americhe.
Le cose sarebbero andate diversamente, gli indiani sarebbero ancora vivi, le popolazione del centro e sud america pure, Trump sarebbe nato e cresciuto in Germania!
Andata cone è andata, dal 1700 coltiviamo pomodori in Europa, ma può anche essere che tu non li abbia mai coltivati e hai deciso di farlo quest'anno.

10 pomodori

Costoluto di parma

Il costoluto di Parma anche detto Riccio di Parma o anche Riccio Grosso o Rosso Grosso, fa la sua prima apparizione nei primi anni del secolo scorso, quando nel podere dei fratelli Cerdelli si mischiarono alcune varietà di pomodoro con la Nizzarda, prima varietà coltivata nel parmense. Negli anni successivi, il costoluto, divenne la varietà più diffusa nel centro-nord per la conserva.
Il costoluto di Parma è una varietà medio-precoce, una pianta vigorosa e alta, molto produttiva. I frutti si presentano in gruppi di due o tre appena schiacciati ai poli, belli rossi e grossi adornati da costolatura irregolare, pochi semi e molta polpa. La coltivazione di questa varietà era molto diffusa nelle province di Parma, Piacenza fino agli anni '60/'70 quando l'avvento delle macchine agricole e l'industrializzazione dell'agricoltura le ha fatto preferire varietà differenti. Negli ultimi anni si sta riscoprendo la coltivazione di questa varietà rimasta nel cuore e nel palato di orticoltori locali.

Costoluto genovese

Il costoluto genovese è una varietà dal frutto grande possono pesare anche 150 grammi e più, presenta coste irregolari, è adatto a insalate e salse, coltivato tipicamente nella riviera ligure. Si tratta di una varietà precoce (75 gg.), si trapianta con l'arrivo della bella stagione, la pianta è rigogliosa quindi ha bisogno di scacchiatura (tagliare ricacci ascellari) si consiglia di cimare dopo sei palchi floreali, per evitare che cresca in modo indeterminato, caratteristica di questa varietà.

Canestrino di Lucca

Il Canestrino di Lucca è una vecchia varietà che negli ultimi anni sta vivendo una riscoperta da parte dei coltivatori grandi e piccoli grazie alla sempre crescente attenzione, da parte dei consumatori, verso varietà locali e autoctone di pomodoro, è coltivato maggiormente nelle province di Lucca e Pisa. Il pomodoro Canestrino si coltiva bene anche in vaso, questi devono avere un diametro di 18-24 cm. Il terriccio è così composto: substrato a base di torba, fibra di cocco, pomice, perlite o miscugli di questi materiali. Il Canestrino si presenta con la forma a cestino, una polpa soda e non acquosa, pomodoro zuccherino, presenta una marcata collettatura verde e una pronunciata costolatura, ogni pianta produce 4,5 kg.

Il chilo della Garfagnana

Come il nome lascia presagire i frutti di questa varietà possono arrivare al chilo, sono anche detti bistecche perchè si taglia a fette e la polpa è soda e con pochi semi. Sono originari della zona tra il nord della Toscana e l'Emilia, detta appunto Garfagnana Il chilo della garfagnana, oltre ad essere enorme, è costoluto con una colorazione tra il rosa e il rosso quando arriva a maturazione, la buccia compatta. Resiste bene a irregolarità irrigue, non necessita frequenti innaffiature, si può coltivare in zone pedemontane o al Nord della penisola italiana, non per questo però va trascurato, anzi meglio concimiamo migliore sarà il nostro raccolto. Non è precoce ma nemmeno tardiva, la produzione migliore si ottiene tra Luglio e Agosto. Riuscire a metter via dei semi, per l'anno seguente, non è facile, ma non impossibile.

Il principe borghese

Il principe borghese è un pomodoro a grappolo da appendere e conservare in un posto fresco per tutto l'inverno, la resa a pianta è di circa 4-5 kg. Questa varietà arriva a maturazione dopo 90-120 giorni dal trapianto che si effettua ad Aprile, predilige zone soleggiate al riparo da venti. I frutti possiamo definirli a forma di goccia al contrario con in cima una puntina di colore rosso intenso. Prima del trapianto è bene concimare con sostanza organica, il terreno deve essere fertile, fresco e ben drenato, se compriamo varietà indeterminata abbiamo bisogno di tutori a cui legare la pianta, per quelle determinate no. Con questo pomodoro possiamo fare ottime salse o colorate insalate.

semina di principe borghese

Il cuore di bue

Il cuore di bue è un pomodoro dalla tipica forma a cuore e di grandi dimensioni (200-300 gr.), adatto a piccole produzioni di autoconsumo, diffuso in orti di famiglia è un prodotto di nicchia. Non è uniforme nel ciclo produttivo questo lo rende poco adatto alla commercializzazione di massa assieme ad altri difetti come, la buccia fine che lo rende fragile nel trasporto, una volta raccolto dura poco. I frutti sono di colore rosa-rosato, quelli più grandi presentano costolatura più visibile, hanno molta polpa e pochi semi. La pianta cresce in modo indeterminato quindi ha bisogno di tutori e di venir cimata, il ciclo è tardivo. La selezione più conosciuta è il cuore di bue ligure anche conosciuto come pomodoro di Albenga, i frutti sono più piccoli ma più regolari.

Il datterino e il ciliegino

Il datterino e il ciliegino sono varietà che producono frutti a grappolo, il primo a forma di dattero o oliva, i secondi anche detti cherry sono rotondi.
Queste varietà si adattano bene a una coltivazione in vaso, se parliamo di campo, si adattano a ogni tipo di terreno, neutri acidi o alcalini, dando risultati diversi. Le varietà possono essere determinate e indeterminate, in questo caso bisogna sostenerle con tutori e cimarle dopo il sesto palco di fiori.
Rispetto ai pomodori da mensa o ai costoluti la concimazione, l'irrigazione e l'allevamento sono diverse, ma come tutti gli altri sviluppano meglio in climi caldi. I trapianti sono da farsi nel mese di Aprile, la semina in ambiente protetto a Febbraio-Marzo, arriva a maturazione a fine Giugno-Luglio. Entrambi i frutti di queste varietà sono buoni da consumarsi in insalata o in salsa.

Il camone

Il pomodoro camone, originario del sud Sardegna, dove venne introdotto intorno agli anni '80 per resistere ad attacchi fungini, ha forma sferica regolare di piccola pezzatura, è caratterizzato dalla sua croccantezza, se ne apprezza di più il gusto, acidulo, mangiandolo crudo. Il colore va dal verde della zona chiamata spalla al rosso-arancio, dopo la raccolta può durare fino a 15-20 gg. I semi non sono facilmente reperibili, quelli in commercio si chiamano Kamonium, i frutti prodotti sono abbastanza simili al pomodoro camone che si trova in commercio. Ma secondo esperienze di vari orticoltori per hobby, il camone ottenuto nell'orto di casa non è come quello del sud Sardegna che è coltivato in serra e irrigato con acqua salina proveniente da pozzi naturali.

Il san marzano

Il san marzano è la varietà italiana coltivata soprattutto in Campania, tra Nocera, Sarno e San Marzano, ma conosciuta in tutto il mondo, i frutti sono di forma allungata irregolare, buccia fine e dal colore rosso vivo. Anche in questo caso la pianta va tenuta dritta coi sostegni, ma se si vuole la si può lasciare allungare a terra, ma rischiamo di perdere frutti per marcescenza. La pianta è vigorosa, procuce molte femminelle che vanno tolte per far si che la pianta si concentri sui frutti. Trapiantata in Aprile i frutti arrivano a maturazione a Luglio-Agosto, i san marzano maturi sono di un bel rosso vivo. Come tutte le varietà di pomodoro anche questa richiede concimazione, per avere frutti al massimo. Rimane la varietà migliore per salse, conserve e concetrato.

Il yellow submarine/perino giallo

Il perino giallo, simile a un sommergibile, per questo il nome yellow submarine, ha una forma a pera ed è di colore giallo anche quando arriva a maturazione. Molto produttivo e resistente produce frutti a grappoli, il sapore è dolce e poco acico, cresce in modo indeterminato, ricordiamoci di legare la pianta a un sostegno. Riesce un po' ovunque, possiamo seminarlo in semenzaio a Febbraio-Marzo e trapiantarlo da Aprile a Giugno, cresce anche in balcone.

Il pomodoro nero

Per far si che il nostro orto, o balcone, siano colorati dopo il pomodoro giallo possiamo seminare anche quello nero. Possiamo scegliere tra la varietà black cherry, nero di Crimea e sunblack . Sono pomodori dal gusto intenso e dalla forte presenza di licopene, un pigmento antiossidante presente in varia misura in tutte le varietà di pomodoro. Il nero di Crimea ha bacche di grandezza media un po' schiacciate dal peso si 100-150 gr. i black cherry invece sono i classici a grappolo, sferici e piccoli. Si coltivano come gli altri pomodori, anche questi si possono trapiantare in vaso se non abbiamo un orto, dobbiamo cimare se sono a crescita indeterminata, concimare e sfeminellare.

Queste sono i miei 10 pomodori incredibili da coltivare, qualsiasi varietà tu scelga, buon raccolto!
Per approfondire: come ottenere i pomodori più buoni

giovedì, febbraio 01, 2018

come portare l'orto in balcone

Se vuoi sapere come fare l'orto in balcone, leggi le righe seguenti e troverai alcuni suggerimenti utili.

C'è chi pensa che i lavori all'orto si svolgono da Aprile ad Ottobre, niente di più sbagliato. Il mese più intenso per un contadino è Gennaio, il mese in cui si inizia a lavorare sognando. Se anche tu, come me, sogni di avere un orto dai confini infiniti dove coltivare ortaggi, ma a disposizione hai solo il balcone di casa, questo post fa per te.
Non pensare che le dimensioni siano tutto, puoi coltivare le tue verdure nei vasi sul balcone, o in due o tre bidoni in veranda, io lo faccio tutti gli anni, con cinque piante puoi avere i pomodori da insalata per una famiglia di quattro persone.


il prezzemolo è sempre utile

Come portare l'orto in balcone.

Prima di tutto informati sulla portata del tuo balcone, il peso massimo che può ospitare perchè non vogliamo che al piano di sotto si ritrovino con un orto che non hanno voluto, se siamo al piano terra non c'è nessun problema. Prendi nota delle caratteristiche climatiche della tua zona, il risultato sarà migliore se semini nel periodo giusto dell'anno, per ogni pianta scrivi di quali elementi nutritivi ha bisogno per crescere bene. Per il resto serve il sole, per almeno sei ore al giorno, e acqua.

Verifica l'esposizione del tuo balcone, se il tuo balcone è esposto a Nord le piante prenderanno meno sole e avranno bisogno di un terriccio altamente drenante per evitare ristagni, a Sud le tue piante avranno tutto il sole di cui hanno bisogno ma dovrai stare attento a tenerle sempre ben irrigate.
Per non farti scoraggiare da piccoli errori è un buon inizio dedicarsi a poche piante, o provare con alcune facili colture, come le insalate o i pomodori.

1. lista delle piante ovvero dei semi
Mettiti comodo e fai una lista delle verdure che sei o siete soliti consumare d'estate, quelle che ti piacciono di più, nella scelta ricordati che devono adattarsi a crescere in vaso. Le zucche e le zucchine hanno bisogno di tanto spazio e tanta terra, in balcone non crescono bene. Ma ce ne sono tante altre che invece crescono anche in vaso: pomodori, peperoni e peperoncini, insalate, fagioli e piselli, le melanzane, le carote, senza dimenticare le aromatiche solo per citarne alcune, non dimenticare gli spinaci.
Compila una lista delle piante che vuoi e quante ne vuoi, decidi tu se vuoi partire dai semi e avere il semenzaio, oppure compra le piantine pronte al trapianto, compra semi di buona qualità, biologici possibilmente.
Può essere utile leggereCome costruire un semenzaio

2. i contenitori
Forma, dimensione e materiale sono le tre caratteristiche da valutare quando si acquista un vaso. Potete anche lavorare di fantasia e scoprire dei vasi in oggetti di uso quotidiano, un vecchio bidone, uno stivale di gomma, un lavabo inutilizzato. La loro misura deve essere adeguata allo sviluppo delle piante che pensiamo di coltivare.
 Abbiamo bisogno di vasi, vaschette tutti alti da 30 centimetri fino a 50 e oltre, con il sottovaso. Devono essere bucate sul fondo per consentire il drenaggio dell'acqua in eccesso, ma il foro deve essere protetto da sassi o cocci per evitare che venga ostruito dalle radici.


la mia vasca in veranda

3. il terriccio.
Vuoi ancora sapere come fare l'orto in balcone? Il terriccio è fondamentale per la crescita delle piante. In commercio puoi trovare diversi prodotti in vendita, dal terriccio universale a quello specifico che va bene solo per alcune piante. Puoi comprare un terriccio universale al quale aggiungerai: due parti di torba, due di sabbia e una parte di terriccio concimato, bisogna pensare a una pacciamatura finale per limitare l'evaporazione. Al terriccio così preparato bisogna aggiungere del concime, se conosci qualcuno che fa il compost, o del concime naturale puoi usare anche questi.

4. l'invasatura
Ora che abbiamo acquistato i nostri vasi e le nostre piantine siamo pronti per il trapianto. Non sei obbligato a comprare le piantine, puoi scegliere di partire dal seme e crearti il tuo semenzaio.
Torniamo ai vasi, per un miglior deflusso dell'acqua sistema, sul fondo dei vasi, dei cocci o dell'argilla espansa. Poi riempili per tre quarti con il terriccio preparato o acquistato. Le piantine pronte al trapianto vanno inumidite, quando abbiamo stabilito la posizione migliore per loro e la distanza dalle altre, vanno estratte con la loro zolla di terra e messe nel contenitore stabilito. Ora si aggiunge dell'altro terriccio e si rassoda con una leggera pressione, fra il bordo del vaso e la terra lasciamo un margine di due cm. per evitare fuori uscite d'acqua. Innaffiamo subito dopo il trapianto.

Ora non ci resta che curare le nostre giovani piante sperando ci diano tanti buoni frutti! Io adoro coltivare, per tanti motivi, è rilassante mettere le mani nella terra, mangio verdure fresche e altmente nutritive e riesco pure a risparmiare. Tutti vorrebbero mangiare cibi più freschi e salutari, ora è arrivato anche il tuo turno, ogni giorno imparerai qualcosa di nuovo sulla coltivazione.
Se il balcone non dovesse più bastarti puoi coinvolgere i tuoi vicini di casa e decidere di coltivare il tetto.

puoi vedere anche: 50 metri quadri posson bastare


lunedì, febbraio 08, 2016

10 passi per la sostenibilità alimentare

Carciofi, carciofi, carciofiii!  Carciofi da mangiare crudi!
Cinque euro la cassa! Carciofi belli!!
Carciofi belli una cassa 5 euro!
La voce microfonata entra nelle case con le finestre aperte e comunica l'imperdibile occasione! Se sei in altre faccende affaccendata le verdure te le porta il contadino fino alla porta di casa, anche senza la app!
Scegliere di fare la spesa presso coltivatori locali di prodotti biologici è uno dei passi da fare verso la sostenibilità alimentare.

In quanti facciamo la spesa il fine settimana? Lasciamo al week-end il provviggionamento dei viveri che ci serviranno per il resto della settimana, tutto nei soli due giorni che sarebbero di riposo. Ma la spesa, si sa, può essere anche divertimento, soprattutto se la facciamo presso i mercati biologici con frutta e verdura fresca di qualità.
Gennaio finalmente è finito e possiamo ricominciare a spendere! Se ci siamo nutriti con pane e acqua per tutto il mese è arrivato il momento di soddisfare il nostro palato. In molte città si svolgono i mercati biologici, i contadini allestiscono bancarelle e gazebo coi loro prodotti.
Nove ore di fuso orario separano la Sardegna dalla California, ma i mercati dei fruttaroli ci sono anche  a San Francisco, il sabato, c'è ne uno di produttori agricoli e non solo, panettieri, casari e pescatori, non manca nemmeno la pasta fresca. Il mercato è organizzato e gestito dal CUESA (Centro per l'educazione urbana all'agricoltura sostenibile). La loro missione, si legge nel sito, è promuovere il cibo sostenibile attraverso le operazione svolte presso il Ferry Plaza Farmers Market e il loro programmi educativi.

Farmers market - Ferry Plaza

immancabili broccoli - Ferry Plaza
cavolo romanesco


O Regina Reginella quanti passi devo fare per raggiungere il tuo regno?
Ne bastano dieci per raggiungere il regno della sovranità alimentare.
1. Compra prodotti freschi e di stagione. Privilegia materie prime come farina, verdure, uova ecc. Più cose prepari da te, più basso sarà il tuo impatto sull'ambiente.
2. Serviti il meno possibile dalla Grande Distribuzione, perché sfruttano i produttori, inoltre i prodotti non sono freschi e hanno molti chilometri sulle spalle. Così eviterai di riempirti la casa di imballi inutili.
3. Non farti ingannare dai prodotti in offerta e fuori stagione, non sono sani e sono ambientalmente insostenibili. 
4. Non comprare merci delle multinazionali che ingrassano chi specula sull'agricoltura.
5. Se non espressamente indicato dal tuo Comune, l'acqua del rubinetto è buona, bevi quella. Zero chilometri, zero plastica, zero speculazioni.
6. Privilegia la filiera corta, serviti di prodotti freschi direttamente dal contadino. Prediligi prodotti biologici e alla spina.
7. Cerca di costruire un rapporto di fiducia coi produttori, organizza gruppi d'acquisto coi tuoi vicini di casa, o coi tuoi colleghi d'ufficio.
8. Se consumi prodotti provenienti da paesi diversi dal tuo, come zucchero, caffè, te, scegli quelli del commercio equo e solidale. 
9. Informati e ricordati che mangi tre volte al giorno e fare la spesa è una scelta politica.
10. Coltiva tu stesso il tuo cibo!

Non è difficile coltivare da se almeno qualche insalata oppure le spezie, bastano un vaso, della terra e qualche seme, il resto lo fanno la luce e l'acqua.
Hai gia costruito il tuo semenzaio?


martedì, febbraio 02, 2016

considera le patate

Un periodo volevo vivere di un unico pasto al giorno, al massimo due, non volevo affezionarmi al cibo perché poi ne avrei sentito la mancanza, allora mangiavo solo toast. Ma oggi posso finalmente dire con fierezza, che amo il cibo e che mi pento di tutte le inutili diete che ho fatto. Mi pento di aver avuto fame e ho giurato a me stessa che farò in modo di non avere mai più fame. Così alla domanda "cosa mangio oggi?" qualcuno rispose: considera le patate. Sono tante le cose che si possono mangiare, ed è davvero un peccato mangiare sempre le stesse cose, così come infiniti sono i piatti che si posso preparare con un unico ingrediente. Considera le patate e nessuno avrà fame per quest'anno!
solo un occhio attento riconosce le patate migliori!

3 ricette veloci

Se cerchi "ricette patate", con un qualsiasi motore di ricerca, troverai circa tre milioni di risultati! Anche per questo le patate non devono mancare nell'orto: sono buone, versatili, economiche, salvano la vita o almeno la cena. Ecco tre ricette facili e veloci: gnocchi di patate, patate in padella come al forno e patate fritte (sempre gradite).
Per realizzare gli gnocchi è importante avere lo schiacciapatate. Laviamo e mettiamo in pentola a pressione le patate per venti minuti dal fischio della stessa. Tagliamo a metà ogni patata e schiacciamola, la buccia rimarrà all'interno dello schiacciapatate, e la polpa cadrà sulla nostra spianatoia o sul banco da lavoro. Per settecento grammi di patate usiamo trecento grammi di farina, mischiamo il tutto e il nostro impasto è bello e pronto. Prendiamo poi dei pezzi di impasto da trasformare in rotoli dai quali taglieremo gli gnocchi. Facciamo bollire per pochi minuti e poi condiamo a piacere.
patate pronte da schiacciare!
Preparare le patate fritte è molto più semplice, le peliamo e le tagliamo, le asciughiamo, scaldiamo l'olio e via che si frigge!
Il segreto per le patate perfette in padella consiste nel farle bollire quattro minuti in acqua bollente, poi le scoliamo le irroriamo con due cucchiai d'olio EVO, un pizzico di una spezia che ci piace, ora sono pronte per una padella rovente. Cerchiamo di fargli fare una crosticina bronzea su ogni lato, così saranno croccanti fuori e morbide dentro.

Le patate possono regalare grandi soddisfazioni all'ortolano, perchè richiedono poca attenzione e possono offrire abbondante prodotto. Ricordiamoci di preparare un letto di semina ricco di materia organica, crescono meglio in terreni freschi e ben drenati. Per tenere lontani i parassiti non seminiamo le patate sempre nello stesso posto, e seminiamo il tagete attorno ai filari di patate.
Le piante di patate vanno rincalzate man mano che crescono, la rincalzatura di terra attorno al fusto stimola la produzione di nuovi tuberi. Quando la pianta comincia a seccare siamo pronti per il raccolto! Vediamo nel dettaglio le varie fasi di coltivazione della patata.

Coltivazione della patata

Le patate si pongono in cassette perchè germoglino ed esser così pronte alla semina. Si dividono in precoci, semiprecosi e tardive.
  • precoci: semina a metà Febbraio, raccolto a fine Maggio metà Giugno
  • semi-precoci: piantate a fine Marzo e raccolte tra Luglio e Agosto
  • tardive: impiegano più tempo a maturare si seminano in Aprile e si raccolgono a fine Settembre

Per ottenere 200 kg. di patate occorre un appezzamento di 5X10 metri, se il nostro spazio è limitato è meglio coltivare le precoci. Le patate hanno diverse forma, colore e consistenza possono essere tonde, ovali o a forma di rene, il colore è bianco, giallo o viola, la polpa può essere farinosa o cerosa. Prediligono terreni sciolti, leggeri e facilmente lavorabili. Devono essere coltivate in piena luce, perchè l'ombra favorisce lo sviluppo fogliare a discapito dei tuberi. Prima della semina aggiungiamo letame maturo, a meno che non si sia già concimato in precedenza.

Preparazione dei tuberi

Acquistiamo le patate da semina a fine Gennaio e mettiamole in cassette, quelle grandi come uova sono della grandezza perfetta, le più grandi andranno tagliate in due nel momento della semina. I tuberi hanno gli "occhi" da cui nascono i getti, poniamo quindi i tuberi con gli occhi verso l'alto. Le cassette vanno tenute al riparo dal gelo, in un posto ben aerato a una temperatura di 5°-6° gradi C.
Deve esserci poca luce in modo che i germogli diventino verdi, evitiamo gli ambienti umidi. Appena i germogli raggiungono la lunghezza di circa un centrimento siamo pronti per la semina.

le patate dal mio orto

Coltivazione patate precoci

In zone climatiche calde (Isole e Centro Italia) si possono piantare le patate precoci a fine Febbraio inizio Marzo per avere il raccolto a Maggio-Giugno, le così dette patate "novelle". Nelle zone a clima freddo meglio aspettare Aprile.
Con zappa o trattore facciamo dei solchi profondi 10-15 cm e distanti 60 cm. l'uno dall'altro. Scegliamo i tuberi migliori e li poniamo coi germogli rivolti verso l'alto a una distanza di 30 centimetri dal tubero precedente. Copriamo con la terra senza calpestare e con il rastrello creiamo un colmo tra i filari. Per proteggere dal gelo i germogli appena spuntati pacciamiamo con paglia o foglie secche o, ancora, fogli di giornale che terremo fermi con dei sassi.

Rincalzatura del terreno 

Quando le piante sono alte 25 cm. facciamo la prima rincalzatura, rompiamo la terra tra i filari con una zappa, cospargiamo la superficie di concime, seguendo le dosi consigliate dal produttore, e sempre con la zappa solleviamo il terreno frantumaro e fertilizzato tra i filari creando un colmo lungo la linea delle piante.
Lo scopo è aumentare lo spessore che ricopre le radici in modo che si possano allargare e si formino i tuberi. Facciamo una seconda rincalzatura quando la pianta raggiunge l'altezza di 30 cm. Il colmo deve essere piatto in cima e coi finachi ripidi.

patate rincalzate

Raccolta

Tra Maggio e Giugno le patate novelle sono pronte per la raccolta, con le dita spostiamo un po' di terra dal colmo e se sono grandi quanto un uovo sono da raccogliere. Ogno volta che raccogliamo le patate rimettiamo la terra apposto per non disturbare la crescita delle altre. A fine Giugno la maggior parte del raccolto è giunto a maturazione, tagliamo la pianta con le cesoie e con l'aiuto di un forcone ribaltiamo la pianta nella zona libera tra i filari.
Raccogliamo le patate frugando con le mani tra la terra, le patate che non consumiamo le mettiamo ad asciugare per evitare che marciscano.

Se non avete a disposizione un appezzamento di terra negli ultimi anni si è diffusa la coltivazione delle patate in cassone, o i sacchi. In breve, prendete un sacco di iuta con del terriccio di una profondità di circa 30 cm. interrate 4 o 5 patate germogliate e coprite, man mano che la pianta cresce aggiugete terra e tirate su i lembi del sacco. Per la raccolta non dovete fare altro che rompere il sacco! Voi che tipo di patate coltivate e dove?



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