giovedì, febbraio 22, 2018

Come la pianta comunica la malattia?

Molte delle malattie che colpiscono le nostre piante possono essere combattute, ma è importante riconoscere i sintomi. Come la pianta comunica la malattia?

Il successo della coltivazione delle nostre piante, e del nostro raccolto, è dato in parte anche dal modo con cui teniamo sotto controllo le avversità e le malattie a cui le piante possono andare incontro e che possono annullare le più attente cure colturali.
afidi e larva di lepidottero (a destra)

Sintomi

In ogni fase della loro crescita le piante sono soggette a stress, di natura ambientale, troppo sole o troppo poco, acqua e terra (eccesso o carenza di alcune sostanze). Il fatto che le piante non parlino è un grosso problema per capire cosa le affligge per questo è importante osservarle bene. Vigilare sullo stato di salute delle foglie e del fusto è fondamentale per cogliere i primi sintomi.
Controlliamo sempre se mantengono il loro verde uniforme, se si arricciano oppure se presentano macchie, di qualsiasi colore esse siano.
Chiediamoci  quali foglie sono arrotolate, le vecchie, le nuove o tutte? Si arrotolano verso l'alto o verso il basso? La pianta presenta altri sintomi di stress in altre parti, come il fusto o i frutti?

Nomi principali alcune malattie

Le principali e le caratteristiche di alcune malattie delle piante sono:

  • mal bianco (oidio) malattia crittogamica, vegetazione pulverulenta biancastra
  • ruggine masserelline, polvere tra il giallo e il marrone
  • fumaggine (occhio di pavone) strato di materiale nero sulle foglie
  • marciume i tessuti perdono la loro consistenza normale
  • il mosaico perdita o modificazione di colore delle foglie
  • clorosi perdita irreversibile del pigmento degli organi verdi
  • mine gallerie che gli insetti scavano nello spessore delle foglie

L'azione degli insetti fitofagi

Fra gli agenti dannosi di natura animale primeggiano gli insetti, che appartengono all categoria dei fitofagi, termine che significa letteralmente "mangiatori di piante". Aggrediscono la pianta sia in ogni loro stadio di sviluppo, dal larvale allo stato adulto di insetto completo, crescono proprio nutrendosi grazie alla pianta che aggrediscono. Gli ordini più comuni sono:

  1. lepidotteri sono farfalle da adulti ma fameliche larve, tra questi abbiamo i minatori, i rodilegni e le nottue che mangiano durante le ore notturne
  2. coleotteri alcuni raggiungono notevoli dimensioni, hanno ali, rivestimenti rigidi e scavano gallerie negli organi legnosi
  3. emitteri i più conosciuti afidi riuniti in colonie e molto numerose, le cocciniglie e le cimici
  4. ditteri da adulte sono mosche con due ali, da piccole sono larve che si insinuano nella polpa delle ciliegie, o delle olive
  5. imenotteri vespe e formiche
  6. ortotteri questa è facile, son le cavallette, divoratrici di molti tipi di vegetali

Una distinzione fondamentale tra questi insetti riguarda il modo in cui si nutrono per intraprendere la giusta lotta contro di essi. Alcuni sono dotati di apparato boccale masticatore (larve di lepidotteri, larve di coleotteri, di ortotteri ecc.) con il quale lacerano i tessuti vegetali, altri hanno un apparato succhiatore e penetrano all'interno delle cellule risucchiando la linfa (afidi e cocciniglie), altri hanno un apparato lambente-succhiatore come gli adulti di farfalle o gli adulti di mosche. Quindi per combattere gli afidi dobbiamo usare un materiale a contatto, che agisca direttamente sul corpo dei fitofagi. Altri animali dannosi son le lumache e le limacee forti divoratrici di tessuti teneri sui quali poi si insediano agenti patogeni.

I visitatori non dannosi

Non tutti gli insetti visitatori dell'orto sono dannosi e quindi da cacciare via, alcuni sono utili e ci aiutano nella lotto contro i "divoratori". I più comuni sono le graziose coccinelle, simbolo della primavera al pari della rondine, sono divoratrici di afidi. Poi abbiamo la crisope, il coleottero Rodolia cardinalis, e la formica rossa. Fra gli uccelli il picchio, le rondini e gli altri volatili carnivori, come i pipistrelli. Da tenere nell'orto abbiamo ancora il rospo, il porcospino e la lucertola, per non parlare del lombrico che arieggia il terreno e lo fertilizza.

coccinella pronta a mangiare colonie di afidi

Un caso: fisiologico arrotolarsi delle foglie verso l'alto.

Foglie arricciate verso l'alto, foglie appassite, ingiallite, o che cadono. Le foglie di pomodoro si arricciano verso l'alto per diversi motivi: stress ambientale, infezione virale o danneggiamento da erbicida. Le cause sono: ecessiva umidità e azoto, calore, siccità, forti potature, danni alle radici o uno schok da trapianto. Inizialmente i sintomi sono evidenti nelle foglie della parte bassa del fusto, per propagarsi poi alle altre. Le foglie si presentano arrotolate, della consistenza del cuoio ma di un bel colore verde uniforme e salutare.
Questa condizione può verificarsi in qualsiasi momento della crescita, usualmente si verifica quando dalla primavera si passa all'estate. La buona notizia è che questo non influisce sulla produzione di frutti e sulla crescita della pianta. Un problema fisiologico, non una vera malattia quindi.
Quando il problema è fisiologico più che rimediare possiamo prevenire. Controllare lo stato di salute delle giovani piantine prima del trapianto, mantenere un giusto grado di umidità del terreno. Evitare di fertilizzare troppo, non danneggiare le radici e non praticare drastiche potature può essere la strada giusta per prevenire l'arricciamento delle foglie.
Eliminare la causa di stress è molto importante per la nostra pianta. Una pianta stressata è soggetta ad ammalarsi a cadere vittima di malattie fungine (peronospera, septoriosi, cladosporiosi)

Rimedi

Prima di ricorrere a antiparassitari esistono una serie di accorgimenti per limitare o escludere l'attività di agenti patogeni.

  • Arieggiamento si tratta di spaziare tra loro le piante in modo da lasciare libero accesso alla luce e all'aria limitando la permanenza di umidità tramite la quale si sviluppano malattie come la ruggine, il mal bianco le peronospera. Si limita anche la presenza degli insetti.
  • modalità di semina scegliere con cura il tempo di semina, basta infatti che le piante superino il periodo del primo sviluppo quando i patogeni non sono attivi, o sono poco aggressivi
  • lavorazione del terreno è utile per allontanare i germi della precedente coltivazione e per creare condizioni sfavorevoli alla proliferazione o sviluppo di insetti dannosi. Sistemare poi il terreno per agevolare lo sgrondo delle acque
  • irrigazione deve essere equilibrata per far avere alla pianta il giusto ritmo di sviluppo e mantenere integro l'attività dell'apparato difensivo di cui la pianta è naturalmente dotata
  • rotazione colturale tecnica vantaggiosa negli orti, impedisce il proliferare, nel terreno, di patogeni specifici per determinati vegetali. No patate sempre nello stesso posto.
  • rispetto degli organismi utili è il concetto cui si ispira la lotta biologica ai fitofagi, si tende allo sfruttamento positivo dei rapporti antagonistici esistenti in natura tra i diversi organismi.

Siamo vigili nel nostro orto, cogliamo ogni segnale delle nostre piante per poter agire tempestivamente e direttamente contro gli elementi patogeni.

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