fresche e profumate bacche di mirto |
Ci vorrebbe un idea rivoluzionaria, trasformare queste bacche in qualcosa che la gente non ha mai visto, in un qualcosa al quale non si possa rinunciare. Una cosa bella da vedere, e buona da gustare. Una cosa che faccia conoscere, la Sardegna, al mondo intero. Che se ci sono un tedesco, uno spagnolo e un milanese e tu dici mirto, il milanese pensa subito alla Sardegna, ma anche il tedesco eh!
Oppure mi affido alla tradizione vecchia di un secolo e faccio il liquore di Mirto, ma lo chiamo M'orto, o Mirt'orto? Perchè la campagna c'entra sempre.
Crescerà anche spontaneamente, l'arbusto, ma ci vuol sempre qualcuno che lo raccolga, il frutto. Esiste un attrezzo per facilitare la raccolta del mirto, alcuni utilizzavano un modo un po' barbaro per raccoglierlo. Tagliavano i rami, gli lasciavano seccare per due giorni, poi bastava scuoterli per far cadere le bacche nelle ceste. Ma io no, io li raccolgo con questo attrezzo.
Pettina le foglie, ma cadono solo le bacche. Dopo averle raccolte le portiamo a casa e le laviamo per bene. Ma non starò mica qua a scrivere la ricetta per filo e per segno! Il mirto, in Sardegna, si fa in casa, per uso familiare e amicale. La ricetta è scarna, tradizionale e scarna, meglio se fotocopiata dal quaderno della nonna.
- 700 g. di bacche di mirto
- 1 L. di alcool
- 1 L. e mezzo di acqua
- 600 g. di zucchero (se ne possono usare anche 500 g. dipende dai gusti)
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bacche di mirto macerano nell'alcool |
Ho estratto i semi da alcune bacche e gli ho seminati in semenzaio, vi faccio sapere se crescono. Ma se vi dico mirto a cosa pensate?
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